A.B.
25 maggio 2015
Guardia Grande-Corea: Tiziana Lai si dimette
Tiziana Lai ha presentato le dimissioni dalla carica di presidente del Comitato di borgata Guardia Grande–Corea
ALGHERO - «Dopo circa tre mesi dalla mia nomina a primo presidente del Comitato di borgata di Guardia Grande–Corea, mi vedo costretta a rassegnare a malincuore le dimissioni dalla carica ricoperta per gravi e oggettive divergenze sulla condotta dello stesso Comitato e precisamente con alcuni membri dello stesso Consiglio Direttivo». Inizia così la lettera inviata da Tiziana Lai al Comitato di borgata Guardia Grande–Corea, per annunciare le sue dimissioni «tramite un atto che voglio rendere pubblico anche a causa dello svolgimento a porte chiuse delle riunioni del Consiglio dello stesso organo assembleare».
«Per lungo tempo sono stata una passiva osservatrice di ciò che accadeva intorno – racconta - restando sempre sbalordita circa l'immobilismo di cui, per troppi anni, il territorio è rimasto vittima, sino a quando non si è presentata la storica opportunità di dare anche a Guardia Grande la possibilità di esprimere al resto della collettività le proprie esigenze, creando il Comitato di Borgata. La voglia di cambiamento e l'entusiasmo di tutti i partecipanti mi hanno spinto a mettermi in gioco con la mia candidatura a consigliere. Il nuovo Consiglio, nato dalla straordinaria partecipazione dei cittadini appartenenti alla borgata, inaspettatamente, indica me come unico candidato alla presidenza. Emozionata ed onorata di un simile incarico accetto, non senza precisare che sotto la mia presidenza avrei preteso la massima trasparenza e condivisione per qualsiasi evento e decisione, senza trascurare un fondamentale aspetto della vita democratica di una piccola comunità come la nostra, ovvero il coinvolgimento della popolazione nelle varie attività del gruppo di lavoro, indipendentemente dall'avvenimento elettivo che ha portato alla nascita del comitato».
Partito con entusiasmo, il Comitato ha affrontato le principali problematiche che interessavano maggiormente il territorio (nettezza urbana, manutenzione delle strade, toponomastica e lo stato di degrado nel quale versano gli edifici della borgata, come la Parrocchia), con Lai che ha preteso un rapporto diretto tra il Comitato e le istituzioni, a partite dall'Amministrazione Comunale. «A tutto questo – prosegue il presidente dimissionario - va aggiunta la mia personale convinzione che il nostro Comitato dovesse presentarsi ed essere considerato da tutti come una “istituzione” apartitica, lontana dai condizionamenti di parte, e che dovesse essere latore di istanze di carattere unicamente sociale».
«Tutto questo invece non è accaduto! Quella che doveva essere un’azione coesiva del territorio, dove tutti venivano messi al corrente di ogni cosa – spiega Tiziana Lai - si è trasformata in un’azione mirata alla costituzione di una ristretta cerchia di figure, le quali, decidendo ogni cosa solo tra di loro, mettevano poi sul fatto compiuto il resto del Consiglio, costringendolo ad accettare le loro azioni, facendo leva sul senso di responsabilità verso il territorio rappresentato! Praticamente una oligarchia, costituita da uno sparuto manipolo di persone, che antepone l’interesse personale di pochi a quello generale della comunità! La politica del “tieni e firma” con la quale hanno cercato, senza successo, di piegarmi; le improvvise note stampa, dai toni arroganti ed irrispettosi, con le quali il Comitato si sarebbe dovuto rivolgere alle istituzioni, naturalmente arrecando un grave danno alla nostra collettività, e non ultimo il palese affiliarsi ad un partito politico sponsorizzandone i componenti, ha portato il nostro Comitato verso una perdita di credibilità e certamente verso una deriva antidemocratica dalla quale dobbiamo con ogni forza recuperarlo!».
Tante le motivazioni che hanno portato il presidente a presentare le dimissioni. «Nella discussione sia del Piano del Parco che del Puc mi sono vista continuamente imporre attività, soggetti o documenti che hanno creato, e creano, ingerenze con le decisioni che dovrebbero essere analizzate e spiegate con i dovuti modi ed in maniera limpida ai cittadini, visto che come detto riguardano il presente e soprattutto il nostro futuro. E' per tutte queste ragioni che, dopo una sofferta riflessione, ho deciso di rimettere il mio mandato, non essendovi più le condizioni per poter proseguire il lavoro intrapreso in un ambiente sereno e trasparente. Ritengo tuttavia che le mie dimissioni debbano segnare l'inizio di una fase di profondo dialogo e di confronto all'interno della nostra comunità, ed é per questi motivi che chiedo, che con la massima urgenza, venga indetta una seduta dell'assemblea popolare che porti alla ratifica delle mie dimissioni e contestualmente all'elezione del nuovo presidente o, se l'assemblea lo riterrà opportuno, lo scioglimento del presente Consiglio Direttivo da rinnovarsi con una nuova tornata elettorale. Ringrazio sentitamente tutti coloro che, in questo pur breve cammino, mi hanno accompagnata facendomi sentire il loro sostegno, ma anche coloro che mi hanno avversato perché, mostrandomi il loro vero volto, mi spingono a continuare ancora con maggiore convinzione! Diffido il Comitato – conclude Lai - dal procedere fino a nuova elezione su qualsivoglia attività o argomento senza averlo prima concordato con la sottoscritta, rimanendo io in carica e responsabile della condotta dello stesso Comitato fino a nuova elezione».
Nella foto: Tiziana Lai
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