Mariangela Pala
18 maggio 2015
Civiltà è Progresso: «Ribelliamoci a chi mina la nostra salute»
L’associazione Civiltà è Progresso denuncia il perdurare del disservizio idrico chiedendo il ripristino urgente della regolare fornitura di acqua potabile nel rispetto degli obblighi contrattuali e normativi
PORTO TORRES - «Quattro autobotti di acqua pulita non bastano neppure a lavare la coscienza sporca di Abbanoa e di quei politici regionali che ancora la difendono», così l’associazione Civiltà è Progresso che denuncia il perdurare del disservizio idrico chiedendo il ripristino urgente della regolare fornitura di acqua potabile nel pieno rispetto degli obblighi contrattuali e normativi tenuto che, tale situazione ha provocato e continua a procurare ai nuclei familiari seri problemi igienico sanitari. In questi giorni il comune di Porto Torres ha predisposto la fornitura temporanea tramite autobotte per sopperire alle urgenze in attesa del ripristino della fornitura di acqua potabile da parte di Abbanoa.
«E’ ormai da 20 giorni che viene erogata acqua non potabile e una spessa coltre di silenzio avvolge la grave criticità che colpisce l'intera popolazione di Porto Torres. Silenzio totale da parte di Abbanoa, dell’Asl, del Prefetto di Sassari, della Magistratura e dei carabinieri del Nas», ci tiene a sottolineare il Presidente dell’associazione, Alba Rosa Galleri. Seppure l’acqua della rete idrica dai più non viene utilizzata per bere e per cucinare, il prezioso liquido non potabile, dovrebbe costringere il locale a chiudere perché con il medesimo si lava l’insalata, si fanno i cocktails e si impasta la pizza.
Purtroppo i reiterati tentativi di Civiltà è Progresso di allertare i responsabili di Abbanoa e addetti ai lavori si sono rivelati vani ed inutili, tanto da “costringere” l’associazione a portare avanti le istanze dei cittadini ottenendo dei risultati soddisfacenti, e al punto che la pazienza è sfociata in una pubblica e sacrosanta lamentela, con centinaia di cittadini che erano scesi in piazza per reclamare i propri diritti fino ad arrivare ad una azione di classe che si sta predisponendo contro il perdurare dei disservizi e i conseguenti disagi causati ai cittadini.
«L’erogazione di acqua inquinata rappresenta un grave attentato alla salute dei cittadini tutti e delle fasce più esposte quali anziani, bambini e ammalati», sostiene Civiltà è Progresso che mette in risalto la notevole incidenza di patologie tumorali, causata dall’inquinamento pregresso, aggravata dalla pessima qualità dell’acqua ingerita.
«I dirigenti dell'Eni, responsabili dell'inquinamento atmosferico, marino e terrestre sono sotto processo; i dirigenti E.On lo sono ugualmente per disastro ambientale. Perché non vengono denunciati e sottoposti ad indagine anche i dirigenti di Abbanoa, colpevoli di erogare acqua non conforme ai parametri di legge e quindi inquinata?», accusa la presidente Galleri che chiede maggiore responsabilità ai candidati a sindaco alle prossime amministrative affinché si impegnino a difendere la salute dei cittadini.
Obiettivo, dunque, l’adesione alla class action organizzata da "Civilta' e' Progresso " contro Abbanoa, per ottenere il risarcimento dei danni, ma nel contempo l’associazione chiede anche che i responsabili del continuo attentato alla salute vengano esemplarmente perseguiti.
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