Christian Mulas
7 maggio 2015
L'opinione di Christian Mulas
Locali, niente caccia alle streghe
Passano gli anni, le stagioni, le classi politiche e dirigenziali, ma su certe tematiche non pare ci siano passi avanti. Epppure dovrebbe essere normale capire certe dinamiche per chi amministra o più in generale governa i processi del nostro comune. Territorio, fino a prova contraria, a vocazione turistica. Ma come ripetiamo, non solo noi, da diversi lustri, il binomio sole e mare non può bastare. Non da adesso, ripetiamo, siamo in prima linea per denunciare una riprovevole disattenzione riguardo il settore dell'intrattenimento.
Comparto che trova interesse solo quando si tratta di raccogliere voti salvo poi denunciarne le eventuali e presunte mancate applicazioni delle regole, ad esempio nell'imbarazzante questione dei tavolini, oppure nell'agognata situazione dell'emissione sonora del locali che fanno musica. Ancora una volta ci troviamo a raccogliere le manifestazioni di protesta da parte dei titolari e gestori di attività che si trovano impossibilitati ad operare e dare lavoro. E' palese che ci troviamo davanti, già da qualche tempo, ad un far-west dove Alghero pare sempre più vicina all'offerta da paesotto dove spopolano i karaoke e un'offerta indiscriminata e senza gusto di "musica".
Una classe politica e dirigenziale adeguata, suo malgrado, deve anche caricarsi la responsabilità di governare processi simili al fine di permettere alle realtà virtuose di potere lavorare e garantire un servizio alla città. Lo ripetiamo ancora una volta: oggi senza bar, ristoranti e locali la disoccupazione arriverebbe quasi al 100%. Dunque chi di dovere apra gli occhi e ascolti le istanze di titolari, gestori e organizzatori i quali vogliono solo poter lavorare e, ripetiamo, dare lavoro. Tutto, ovviamente, nel rispetto delle regole, dei residenti e vacanzieri che scelgono Alghero anche per riposare.
In tal senso come associazione Mondonuovo chiediamo da tempo che venga fatto un Piano di Classificazione Acustica e soprattutto una zonizzazione del territorio comunale indicando, luogo per luogo, dove è possibile fare musica, anche fino a tardi, e dove invece ciò non è possibile. Ribadiamo, in conclusione, la indispensabile tutela verso chi oggi, nonostante mille difficoltà, cerca ancora di fare impresa e di proporre intrattanimento in una città oramai ai margini di un settore che per anni l'ha vista leader in Sardegna.
*in rappresentanza del Direttivo dell'Associazione Mondonuovo Alghero
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