Pierpaola Pisanu
7 luglio 2006
Camping a Porto Conte: Spanu promuove Tedde «Ma basta strumentali allarmismi»
Il sardista approva l’atto d’imperio attuato dall’esecutivo comunale e critica l’atteggiamento di Regione e Provincia che autorizzano un depuratore. Le forze politiche devono essere unite in questa battaglia, purchè non si facciano inutili allarmismi. Infatti la scelta finale di autorizzare o meno l´opera spetta al Comune
ALGHERO - Mettere da parte le bandiere e unirsi alla battaglia dell’amministrazione comunale algherese contro le baraccopoli nella riserva protetta. E’ l’invito che il consigliere nazionale del PSd’AZ Giulio Spanu rivolge alle forze di centro sinistra e sardiste. Spanu che ha sempre osteggiato altre iniziative assunte dall’attuale giunta, non lesina parole di approvazione per Marco Tedde e compagni, per la risolutezza con cui sta portando avanti le azioni di sgombero dei terreni di Sant’Imbenia. Allo stesso tempo condivide la preoccupazione per i provvedimenti degli organismi regionali e provinciali che autorizzando la realizzazione di un depuratore nel sito, sembrano legittimare i camping sorti in area parco. Secondo l’esponente dei Quattro Mori, abbandonando per una volta contrasti politici, devono intervenire tutte le forze politiche cittadine «affinché venga perseguito – ha affermato Giulio Spanu - il fine di restituire alla fruizione collettiva un patrimonio che per la sua collocazione ed il suo alto valore ambientale deve essere preservato da azioni di privatizzazione che sono di ostacolo ad una programmazione di tutela». D’altra parte però Spanu non condivide «i toni di congiura contro Alghero che da più parti del centrodestra vengono sollevati contro la Regione o la Provincia, per azioni che vengono definite contro il territorio». Secondo il sardista «si vogliono porre in evidenza maggiormente rischi e manovre di violazione del territorio, come se il Comune fosse inerme di fronte alle decisioni Regionali che contrastano con lo sviluppo di Alghero». Va bene vigilare sugli atti compiuti da altri, sia enti che imprese, ma Spanu sottolinea l’esigenza di infondere, comunque, «un senso di fiducia nella capacità di dominio sul proprio territorio, per l’autorevolezza della sua classe dirigente, e per l’indubbio potere dell’amministrazione locale nel governo della propria città». Infatti l’ultima parola sulla realizzazione di manufatti, in questo caso di un depuratore, spetta all’amministrazione comunale che ha l’obbligo e l’autorità di negare le autorizzazioni se contrastano con gli obbiettivi della città, ma «senza fare strumentali allarmismi».
nella foto il consigliere nazionale del PSdAz Giulio Spanu
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