Mariangela Pala
29 aprile 2015
Mura ai pescatori: «Ripopoliamo il mare, risorsa di Porto Torres»
Obiettivo dell´incontro del candidato sindaco di centrosinistra Luciano Mura e i pescatori: mettere a punto le strategie per tutelare e salvaguardare l’intero sistema economico della pesca
PORTO TORRES - Un confronto per mettere a punto le strategie per tutelare e salvaguardare la filiera ittica e l’intero sistema economico ad essa correlato. Questo l’obiettivo dell’incontro del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra e sovranista, Luciano Mura e le associazioni della pesca e i professionisti del settore che si è svolto nella sede elettorale in corso Vittorio Emanuele 23. Un colloquio inserito tra gli appuntamenti elettorali aperti alla città, fortemente voluto da Mura durante il quale i pescatori hanno posto all’attenzione del candidato molti dei problemi che ormai da troppo tempo mettono a dura prova il comparto ittico.
Le maggiori criticità che richiedono un intervento della Regione Sardegna vanno dai riposi biologici alle zone da ripopolare, aspetti da affrontare anche con l’utilizzo dei bandi europei e con il sostegno dell’Ente Comune, da cui la categoria dei pescatori si aspetta risposte positive in termini di benefici economici, insieme alle tematiche ambientali delle zone di pesca del Golfo dell’Asinara, il Mercato ittico e gli spazi del porto da adibire ad ormeggio. Durante l’incontro a cui hanno partecipato il rappresentante di categoria, il Presidente Copega, Salvatore Amoroso e l’operatore della pesca, responsabile provinciale Agci Agital, Gianni Pintus, è stato affrontato il tema dell’istituzione della commissione consiliare allargate ai rappresentanti delle categorie e della necessita di un consigliere con delega alla pesca.
Una situazione pesante che coinvolge tutto il comparto ittico e che, secondo Mura può essere risolta solo con un'azione mirata e opportunamente studiata di concerto con le associazioni. «Come primo atto – ha detto il candidato sindaco Mura - allargherò le commissioni consiliari ai rappresentanti delle associazioni di categoria. Affiderò poi a un consigliere la delega alla pesca e apriremo subito un tavolo al quale siederanno i lavoratori del comparto ittico per trovare una soluzione adeguata e condivisa». Nella proposta di Mura il sostegno alla pesca attraverso la costituzione del Distretto produttivo locale del mare che dovrà coinvolgere le imprese che coprono l'intera filiera. La produzione ittica del golfo dell’Asinara deve essere protetta e valorizzata con iniziative imprenditoriali e con azioni di promozione.
«Occorre prestare attenzione, al fine di migliorare la qualità della produzione, ai controlli per verificare condizioni dell'ecosistema del Golfo, per rimuovere e prevenire le fonti di inquinamento e orientare le attività di pesca», ha aggiunto Mura. Per troppo tempo la pesca locale è stata danneggiata dall’immagine, spesso negativa, associata al nostro territorio tra industria e inquinamento. Il candidato sindaco ha posto l’accento sulla necessità un marchio Doc e Igp, al fine di meglio valorizzare il pescato del mare nel mercato locale, e del ripopolamento della fauna ittica del golfo dell’Asinara, in particolare nel periodo di fermo biologico, cercando di contenere il problema della diminuzione del pescato coinvolgendo il mondo dell’Università e della Ricerca e utilizzando i fondi comunitari e gli strumenti del Gac.
«Intendiamo riprendere il percorso interrotto negli ultimi cinque anni dall’amministrazione Scarpa, attraverso l’istituzione della commissione comunale sui problemi della Pesca per coinvolgere gli operatori del settore creando una rete di rapporti (e di un tavolo paritetico periodico) con le altre Amministrazioni dei Comuni rivieraschi del Golfo dell'Asinara anche alla luce dei Piani di Gestione Locale», ha sottolineato Mura. Nel programma di interventi del candidato sindaco pure la“filiera corta”, forme di pescaturismo e percorsi educativi con le scuole legati alle “fattorie del mare”.
L’argomento più annoso è stato quello inerente al Mercato ittico, che giace incompleto senza la possibilità per nessuno di sfruttare le sue potenzialità. «Il cantiere del Mercato ittico deve concludersi. Quella struttura deve diventare un centro polivalente a supporto delle attività legate alla pesca e mercato ittico al dettaglio», ha precisato Mura, puntualizzando che per ottenere tale risultato è necessario concordare con la Regione una riprogrammazione del fabbricato e definire con l’Autorità Portuale un accordo perché con proprie risorse consenta di concludere l’opera.
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