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S.A. 21 aprile 2015
Sport Fishing Tourism: il progetto di rilancio parte da Nuoro
Un´iniziativa promossa per valorizzare il turismo nei laghi e nei fiumi, organizzata dal Gal Distretto Rurale BMGS Barbagia Mandrolisai Gennargentu Supramonte
Sport Fishing Tourism: il progetto di rilancio parte da Nuoro

NUORO - Una importante e istruttiva esperienza con l'auspicio di poter dare continuità a un progetto capace di fare da volano allo sviluppo economico e turistico di un territorio della Sardegna centrale ricco di risorse naturali, paesaggistiche, archeologiche e culturali. Sono queste in sintesi alcune valutazioni di Abbas "Sport Fishing Tourism" - iniziativa promossa per valorizzare il turismo nei laghi e nei fiumi - che sono illustrate nel corso dell'evento conclusivo, lo scorso 17 aprile, organizzato dal Gal Distretto Rurale BMGS Barbagia Mandrolisai Gennargentu Supramonte.

Progetto di cooperazione transnazionale ed interterritoriale, coordinato dal capofila Gal BMGS ed avviato lo scorso anno, Abbas "Sport Fishing Tourism" è stato realizzato nell'ambito della Misura 421 del PSR 2007-2013, grazie al lavoro in partenariato con il GAL Logudoro-Goceano, il GAL Sarcidano Barbagia di Seulo, il Consorzio Bim Taloro, il Consorzio Turistico dei Laghi e ancora il Gal Karhuseutu della Finlandia e dalla Svezia i Gal Leader Mittskane e Gal Leader Skånes Ess.
Strutturato in tre distinti "Educational tour" - la prima tappa a giugno in Finlandia, la seconda si è svolta a settembre in Svezia, a Kristianstad e Höör e per concludere ls terza si è tenuta dal 1 al 5 ottobre in Sardegna, con gli operatori stranieri invitati a visitare il territorio dei tre Gal sardi - quello che si potrebbe definire il progetto pilota, ha offerto agli operatori isolani coinvolti, la possibilità di fare un confronto con le realtà scandinave, da tempo molto attive ed efficienti nel settore del turismo legato alla pesca sportiva.

Con le visite nei Gal partners di Svezia e Finlandia, è stato possibile valutare ed esaminare le buone prassi da loro adottate per valorizzare il territorio, gli strumenti messi a disposizione dagli stakeholders (portatori di interessi in una iniziativa) pubblici e privati per promuovere il turismo e soprattutto gli elementi utili al miglioramento delle strutture esistenti e alla realizzazione di futuri progetti di sviluppo rurale. Da questi importanti confronti, pur nella specificità e nelle differenze evidenti dei territori scandinavi da quelli dei Gal sardi, si sono individuati grazie anche a laboratori settoriali mirati e ad indagini di marketing, quelli che sono i punti deboli, le difficoltà e quali i punti di forza e di possibile successo delle realtà già attive nell'isola.

Per quanto riguarda i punti positivi dell’imprenditoria sarda e delle aree capaci di offrire un circuito turistico rurale e la pesca sportiva e ricreativa, si sono evidenziati la comune ricchezza naturalistica, paesaggistica, archeologica e culturale di zone contigue e circoscritte nel cuore della Sardegna. Il circondario del Gal BMGS, infatti, appartiene al distretto provinciale di Nuoro che presenta una grande varietà di bellezze naturali, circa il 90% del territorio è costituito da agro e boschi di querce, sughere, lecci, roverelle, castagneti e una fitta macchia mediterranea. In questa zona sono presenti i laghi di Gusana, Cucchinadorza, Benzone, Govossai e Torrei, dove è possibile praticare la pesca sportiva di varie specie ittiche, quali Persico Reale, Trota Iridea, Carpa, Tinca, Trota Fario, Trota Sarda e Persico Trota.

A tale ricchezza si devono aggiungere un vasto patrimonio archeologico di dolmen, domus de janas, tombe dei giganti e nuraghi, quello architettonico con le numerose chiese molte delle quali in stile romanico. Inoltre un ruolo particolarmente importante è svolto dal folclore con la ricchezza delle tradizioni locali che sono da anni riproposte con iniziative di successo (Autunno in Barbagia, Carnevali tipici, Palii, Festival, feste tradizionali). A proposito invece degli ostacoli evidenziati nel confronto con le proposte dei paesi scandinavi, si sono rilevate: l’eccessiva burocratizzazione del sistema, da noi per esempio non è molto agevole una licenza di pesca, la fragilità del sistema dei trasporti e la scarsa efficienza delle infrastrutture, difficoltà organizzative degli operatori e insufficiente varietà di servizi dedicati alla pesca.

Ancora, un'inadeguata conoscenza delle lingue straniere, inglese soprattutto, al contrario, gli imprenditori svedesi, consapevoli delle loro bellezze naturalistiche e dell’abbondanza di fauna ittica che attira molti appassionati, padroneggino le lingue e riescano ad accogliere al meglio i turisti stranieri. Tra le carenze che si sono messe in evidenza durante gli incontri e tavoli di confronto, vi sono anche l'inefficace manutenzione dei sentieri e il mancato controllo sull’abbandono dei rifiuti.

Sebbene i Gal BMGS offrano già come attività parallele alla pesca le ippovie, itinerari per mountain bike, trekking e canottaggio, sarebbe necessario integrare queste offerte con opportunità per ora non considerate, come il turismo fotografico, antropologico, il geocatching e il bird watching, tutto ciò con l'obiettivo di attrarre i visitatori dell'Europa settentrionale, interessati ai percorsi naturalistici e quindi al turismo rurale. Si è poi osservato che l'ostacolo principale allo sviluppo dell'offerta turistica, è la poca propensione al networking, alla collaborazione. Si è evidenziato che per promuovere lo sviluppo nell’isola di un turismo legato alla pesca sportiva, è necessaria la creazione di sinergie tra operatori pubblici e privati. Il segreto o meglio la parola d'ordine da adottare per il futuro è “fare rete”.
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