Il lapidario monito prescrive l’interdizione al transito e alla circolazione per tutte le categorie di veicoli, «compresi quelli disabili e velocipedi»
ALGHERO - Biciclette e disabili fuori legge nella città murata? Può apparire questo il messaggio che emerge dai nuovi segnali stradali apposti in coincidenza con gli ingressi del centro storico. Non voler riconoscere l’originalità delle formulazioni segnaletiche in salsa algherese, è un po’ come contravvenire ai teoremi cardine delle scienze esatte. L’ultima geniale trovata, esplicazione formale di un travagliato provvedimento istituzionale, fa bella mostra di sé all’imboccatura dello Scalo Tarantiello, nell’incrocio tra via Simon e via Gilbert Ferret, davanti a Piazza Santa Croce e fino a ieri, in coincidenza con l’accesso di Porto Salve. Il lapidario monito prescrive l’interdizione al transito e alla circolazione per tutte le categorie di veicoli, «compresi quelli disabili e velocipedi». A tale sibillino precetto il cittadino e soprattutto il visitatore poco avvezzo all’idioma locale, non possono non rimanere esterrefatti. Pur volendo ottemperare alla norma civica che invita all’obbedisco di sapore risorgimentale, osserviamo che il termine desueto usato dal legislatore per indicare biciclette, tricicli e monopattini, nella accezione più corretta, è riferibile piuttosto a «persone che corrono velocemente», nonché agli utilizzatori di particolari cicli ottocenteschi «con ruota anteriore sovradimensionata rispetto a quella posteriore». Per «veicoli disabili», devono forse intendersi quelli che non hanno passato l’esame di revisione, quindi non abilitati alla circolazione ? Oppure quelli che scalpitano perché trainati da un solo cavallo? (
Forum)
Nella foto uno dei cartelli stradali in prossimità con gli ingressi del centro storico