CAGLIARI – Mercoledì mattina, 8 aprile:
Cagliarioggi.it ha seguito nel suo percorso in bus dalla piscina Rari Nantes di Su Siccu a Piazza Matteotti Kai Schirrmacher, tedesco di Recklinghausen (nella Ruhr) naturalizzato sardo e costretto in sedia a rotelle.
Non è di certo la prima volta che Schirrmacher mette in luce i problemi che almeno tre volte a settimana (i giorni durante i quali si reca a fare fisioterapia in viale Diaz e successivamente in piscina) si trova costretto ad affrontare. Strade dissestate e piene di buche, strisce pedonali con spartitraffico nel mezzo e soprattutto nessuno scivolo che permetta di salire e scendere dal marciapiede con facilità e in sicurezza.
Kai ha postato su Youtube il primo video lo scorso ottobre nel quale percorreva la strada che dal centro fisioterapico di Viale Diaz lo portava alla Rari Nantes [
LEGGI]. Una vera e propria roulette russa tra auto in corsa e percorso da affrontare “contromano”. A gennaio dal Comune, nella persona dell’Assessore e vice sindaco Marras hanno promesso al sardo – tedesco residente a Elmas che avrebbero a breve fatto dei lavori per rendere quel tratto di strada (viale Diaz verso via Caboto, scivoli pedonali in corrispondenza di quel semaforo e attraversamento pedonale verso Su Siccu) percorribile da chi, come Kai, si ritrova in sedia a rotelle.
Ancora niente è stato fatto e Schirrmacher continua la sua lotta. Quello che salta agli occhi è che lui lo fa sì per se stesso, ma anche a soprattutto per tutti. Per chi come lui non può muoversi come vorrebbe e per chi in futuro si ritroverà purtroppo in quelle o simili condizioni. Le sue non sono sterili e arrabbiate proteste: tutt’altro. Con la sua educata ma serissima campagna per mettere in luce le barriere architettoniche cittadine vuole davvero cambiare le cose. E ce la sta facendo: a Elmas, dove risiede, il sindaco Walter Piscedda si è già adoperato per adeguare parte del percorso che Kai da qualche giorno deve fare per recarsi da solo a Cagliari [
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Perché uno dei punti in questione è proprio questo: Kai si muove da solo ma la maggior parte di chi è invece in sedia a rotelle è aiutato dall’accompagnatore. Le fermate dei bus abilitate recano l’immagine di una sedia a rotelle ma a uno sguardo più attento si noterà che queste stesse fermate sono utilizzabili in sicurezza solo dal disabile accompagnato. Chi, come Kai, è solo ha necessità di tantissimi altri accorgimenti. Solo per dirne alcuni: l’autista deve fermarsi esattamente nel punto in cui la pedana può poggiarsi sul marciapiede, la pedana deve avere un tratto di marciapiede utile a far prendere la ‘rincorsa’ al disabile per poter salire perché l’autista, per legge, non può aiutare nessuno e ultimo ma non meno importante il conducente, una volta salito sul bus, deve prestare attenzione al segnale del disabile che clicca il bottone per prenotare la fermata. Ebbene si, spesso e volentieri Schirrmacher si ritrova a dover gridare per avvisare la persona alla guida che non si rende conto di doversi attivare e scendere per aprire la pedana.
Da come si evince uno dei problemi principali, al fianco delle strade dissestate, dei marciapiedi pieni di buche, delle strisce pedonali che portano a marciapiedi senza scivoli è l’impreparazione del personale del Ctm. La battaglia forte ma pacata, da buon tedesco, che Kai sta portando avanti con successo riguarda proprio gli autisti del consorzio: nel suo mirino non solo dunque l’Amministrazione cittadina ma anche il Ctm che evidentemente sta sbagliando in qualcosa.
Tornando al problema del doversi muovere in città la photogallery parla chiaro: Piazza Matteotti è una gruviera di buche, colline di radici d’alberi, pavimentazione distrutta. Per non parlare delle discese per i disabili: le fermate del bus hanno in certi tratti il marciapiede molto basso e la pedana del mezzo, una volta abbassata, risulta troppo in pendenza per poterci salire con la sola forza delle braccia. Non solo: l’attraversamento pedonale che porta in via Roma lato Municipio ha lo scivolo (preceduto da una voragine in cui è quasi impossibile non incappare) nel lato della Piazza ma dall’altra parte della strada no. Insomma una vera beffa: dove si trova il centro del potere cittadino un disabile non può salire sul marciapiede.
Cagliarioggi.it continuerà a seguire la storia e le battaglie di Kai Schirrmacher sottolineando come l’impegno che è stato preso dal tedesco sia manifestazione di grande civiltà perché indirizzato ai cittadini tutti e a non volersi girare dall’altra parte chiudendo non uno ma tutti e due gli occhi.