Pierpaola Pisanu
23 giugno 2006
Referendum: battute finali per i sostenitori del "Si" o del "No"
Per Insieme per Alghero viene snaturata la legge fondamentale della Repubblica. Per Forza Italia è una grande occasione per i sardi
ALGHERO - Ultimo giorno di campagna referendaria in vista del voto di domenica e lunedì. Il Comitato per il No chiuderà oggi il programma delle iniziative operato a livello locale con una conferenza dibattito nella sala della Mercede. Un ultimo segnale di supporto al partito del No arriva da Insieme per Alghero. Il raggruppamento formato dai circoli di via Cavour di Progetto Sardegna, Alghero Viva e Arcobaleno Stella Nascente contesta la riforma costituzionale e invita la popolazione algherese a rispondere no alle modifiche varate dal governo uscente che «sotto il ricatto della Lega nord, un partito razzista e antidemocratico, - scrive in una nota Insieme per Alghero - ha modificato 53 dei 139 articoli della Costituzione, snaturando profondamente la legge fondamentale della nostra Repubblica». «Il capo dello stato è ridotto a semplice notaio degli atti compiuti dal premier su cui si concentrano immensi poteri, fonte di pericolo per ogni democrazia», evidenzia il movimento politico cittadino di centro sinistra, secondo cui è a rischio la stessa unità dell’Italia con la devolution. Per Forza Italia invece il trasferimento di importanti responsabilità finora concentrate a Roma, rappresenta una grande occasione per i sardi per dimostrare il loro valore: «E’ ora che iniziamo ad avere fiducia in noi stessi», ha dichiarato il commissario cittadino di Forza Italia Gianfranco Russino che non vede affatto come minaccia la riforma costituzionale né vede all´orizzonte l’avvio del processo di frammentazione del Paese: «Il passaggio di poteri dallo stato centralista agli enti territoriali avrà come effetto l’avvicinamento dello stato alla gente, così come è avvenuto quando sono nate le Regioni. Anche allora – ricorda Russino – si gridava alla disgregazione dello stato. La storia ha dimostrato il contrario». Secondo il portavoce degli azzurri algheresi schierati per il si, la devolution è una scommessa che i sardi devono vincere contando sulle loro forze. In merito ai superpoteri del premier Russino evidenzia che si sono attenuate le motivazioni alla base della scelta originaria di rendere più forte il parlamento, che, se passerà la Riforma, vedrà il suo ruolo notevolmente ridimensionato. Inoltre Russino fa una riflessione sulla necessità di apportare ulteriori modifiche alla Costituzione che, visto che la storia è in continuo divenire, deve essere costantemente adeguata: «In tutti i dibattiti che ho sentito in questo periodo - chiosa Russino - non ho mai sentito parlare di questione ambientale, assente dalla carta costituzionale ma in linea con le nuove tendenze deve assolutamente essere introdotta nell’immediato».
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