ALGHERO – No. La comunità Rom presente in città non ha deciso di far ritorno nel vecchio, e per giunta abusivo, campo nella pineta dell’Arenosu. Trattasi di “pesce d’aprile” che, però, ha fatto balzare dalla sedia non pochi lettori e "commentatori" del Quotidiano di Alghero. In poco tempo sono apparsi i primi commenti sul social network collegato alle notizie ed è parso subito agli occhi di tutti chi si fosse bevuto la bufala tutta in un unico sorso e chi, invece, ha fiutato puzza di bruciato, anzi di arrosto del 1° Aprile.

In redazione sono giunte telefonate ed email per assicurarsi della veridicità della notizia, proprio mentre sulla pagina Facebook i lettori, tra cui alcuni top commentator molto conosciuti in città e politici, continuavano a commentare indignati l’incresciosa retromarcia delle famiglie nomadi, ree di aver rifiutato gli appartamenti messi a disposizione dall’amministrazione per ritornare in un sito pesantemente contaminato.

Il pesce d’aprile messo in atto dalla redazione si inserisce in un ben più ampio movimento mediatico che ogni anno coinvolge centinaia di testate giornalistiche in tutta Italia, per non parlare del ben più ampio panorama editoriale planetario. Tra le bufale più improbabili apparse in rete durante la giornata quella pubblicata da “Nature”, rivista scientifica tra le più importanti, che ha pubblicato un articolo in cui teorizza il risveglio dei terribili draghi a causa dell’effetto serra. Su Google Maps le schermate delle mappe topografiche si sono trasformate in Pac-Man, con la mitica palla gialla che scorreva in cerca di cibo per le vie delle strade cittadine.

prima pubblicazione ore 16.21