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A.B. 31 marzo 2015
Gac: «anche i giovani sognano un comparto pesca più sviluppato»
Buon successo per la conferenza stampa di presentazione organizzata dal Gruppo Azione Costiera Sardegna Orientale nell´Aula magna Istituto Professionale di Stato, in Via Santa Chiara, a Tortolì
Gac: «anche i giovani sognano un comparto pesca più sviluppato»

TORTOLI' - La sensibilità dei ragazzi è candida, libera da contaminazioni. Lo si è capito quando gli studenti dell’Ipsar di Tortolì hanno partecipato al concorso di idee bandito dal Gruppo di Azione Costiera Sardegna Orientale dal titolo “Quali idee per il logo del Gac. Il Gac visto dagli occhi dei giovani”. I diciassette allievi della classe Quinta cucina C si sono aggiudicati il primo premio (una escursione di pescaturismo con la barca "Sampey" a Villasimius), utilizzando una tecnica naif dove pesce, polpo e granchio condividono uno spazio chiuso. Supportati da Sara Nieddu (insegnante di Alimentazione) e dal vicepreside Graziella Piras, gli studenti rappresentati dal portavoce nuorese Enrico Pirisi hanno spiegato il perché di quei tratti. Spronati anche dal preside Gian Battista Usai e dall’insegnante di inglese Tonino Guiso, che hanno fatto gli onori di casa ai responsabili del Gac. Vanno fieri dell’operato dei loro iscritti e della loro naturale predisposizione alle tematiche dello sviluppo sostenibile. Ma non è un caso, se nell’istituto tortoliese l’organizzazione ed il buon umore regnano sovrani.

Già all’ingresso si respira un’aria festosa, con una hall che sprigiona vivacità e voglia di fare. Complice un corpo docente affiatato, gli alunni hanno a disposizione tutti gli strumenti per poter sostenere con competenza il lavoro del domani che può riguardare la cucina, la gestione di una sala ed il complesso meccanismo dell’accoglienza. Un esempio di efficienza che richiama anche visitatori dall’esterno. Tra cui gli operatori del Gac So, che hanno lasciato il complesso di Via Santa Chiara visibilmente soddisfatti, soprattutto dopo il sontuoso banchetto consumato nella sala del Ristorante Didattico, autentico fiore all’occhiello della struttura. Durante la presentazione del logo (alla quale hanno partecipato diverse classi, compresa la Terza Accoglienza, classificatasi al secondo posto e che si aggiudicherà un’escursione nella Fattoria Didattica della Cooperativa Pescatori Tortolì), si specifica che l’elaborato vincente vuole contribuire a sviluppare una maggiore attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente della Costa Orientale della Sardegna in quanto luogo protettore e fornitore di nutrimento. E non solo: vi è anche un messaggio rivolto agli imprenditori ittici affinché attivino pratiche di pesca ed acquacoltura a basso impatto per assicurare ai consumatori un prodotto autoctono, garantito da un marchio di qualità. Il lavoro dei ragazzi è servito per illustrare il nuovo logo dove l’acronimo del Gac si trasforma in "Guardare, Ascoltare, Condividere". Le peculiarità del progetto sono sintetizzate in una brochure distribuita ai presenti.

È importante che le strategie del Gac So vengano recepite anche dalle giovani leve. Fabrizio Selenu, in qualità di presidente del Gruppo, crede molto nelle sinergie da sviluppare tra gli abitanti della fascia costiera che si affaccia sul Mare Tirreno. Lo ha spiegato con semplicità nel suo intervento incentrato sull’obiettivo primario del Gac So, che verte sulla trasformazione dell’universo pesca, attualmente ai margini della società, affinché diventi protagonista di un percorso virtuoso che dia qualcosa al territorio e che riceva una contropartita dalle presenze turistiche. La soluzione migliore era quella di avviare un’azione di sistema coinvolgendo partner pubblici e privati. Ed il Piano di Sviluppo Locale scaturito dall’adesione di 54 soci ha prodotto diverse misure da perseguire. Ad iniziare dalla rete dei produttori, non più divisi tra loro, ma capaci di trovare un accordo sui sistemi di produzione e la commercializzazione dei prodotti ittici nei migliori ristoranti d’Italia. Un nuovo modello di sviluppo turistico da potenziare è quello relativo ai percorsi naturalistici, come è giusto aiutare le imprese che vogliano intraprendere attività di Ittiturismo e Pescaturismo. Le normative regionali e nazionali che interessano le due attività sono sfilacciate tra loro, per questo, ha fatto notare Selenu, un team di esperti sta lavorando per creare una legislazione armonica, agile, chiara e completa che possa essere condivisa da tutti, ma che conservi anche la specificità sarda, all’avanguardia rispetto ad altre zone italiane ed europee. Importante anche dare impulso alla cooperazione transnazionale attraverso lo scambio di informazioni con altre aree Gac dell’Europa. Infine, la creazione dell’Agenzia del PescaTurismo ed Ittiturismo rappresenta l’importante compendio virtuale che unisce tutte le attività che il Gac ha avviato. Le promuoverà tramite una raccolta di informazioni presso tutti gli operatori della costa orientale. Verranno approntati dei pacchetti turistici che favoriscano l’afflusso vacanziero nei nostri territori attraverso le attraenti sfaccettature della pesca. Selenu è convinto che il Gac So diventerà un faro nella gestione dei fondi comunitari nel settore ittico.

Nel suo intervento, il direttore del Gac So Davide Cao parte dal presupposto che la trasversalità del turismo coinvolga numerosi settori economici e che rappresenti non solo un'occasione di lavoro, ma soprattutto un'opportunità di sviluppo e di scambio. Fa riferimento ai vacanzieri che degustano ed utilizzano i prodotti della Sardegna e che quando tornano a casa si attivano per riassaporarli, incentivando le economie e lo sviluppo dei territori dove hanno soggiornato. La pesca rappresenta un piccolo tassello del composito mosaico dell'offerta turistica di una destinazione come quella della costa orientale, ma può avere un importante ruolo per l'integrazione del reddito dei pescatori. Le attenzioni di Cao vanno soprattutto su Pescaturismo ed Ittiturismo, che oltre ad essere attività caratterizzate da una forte valenza identitaria, perchè veicolano le tradizioni e le immagini di un affascinante settore produttivo, rappresentano un punto di partenza per la fruizione turistica del territorio. Nelle sue conclusioni il direttore rimarca come il Gac So opera quotidianamente per cercare di incentivare un rapporto più stretto fra l'uomo e la natura, fra chi usa il mare per divertimento e chi ne trae sostentamento. Il Gruppo ha progetti ambiziosi da presentare all'Unione Europea nell’intento di trasformare i suoi pescatori in "Guardiani del Mare”.

Gli studenti delle classi Terza Accoglienza e Quinta Cucina C, con le loro creazioni sul logo Gac, hanno offerto un assist alla presidentessa dell’Associazione "Pescatour" Gianna Saba ed agli altri operatori del Gac So. Insieme hanno avuto l’idea di far rielaborare i disegni dei ragazzi da mani esperte. E così è nato il logo che è stato supportato da una breve guida di accompagnamento. Saba ha specificato che si sono volute riassumere le “esigenze dei ragazzi”, proprio nella parola Gac, acronimo che racchiude importanti concetti quali la tutela ambientale, l’utilizzo consapevole delle risorse e la gestione sostenibile del territorio espressi con Guardare, Ascoltare, Condividere. Il logo è rivolto ai ragazzi e può essere utilizzato nelle attività di comunicazione a loro dedicate. Ad esempio, quando si organizzeranno campagne sull’educazione alimentare, oppure in concomitanza di una visita nelle strutture di allevamento ittico. La presidentessa di Pescatour ha già fatto chiarezza sul futuro del logo: sarà lo slogan che accompagnerà qualsiasi azione venga svolta sul territorio Gac. A richiesta tutti i soci potranno utilizzarlo osservando attentamente le indicazioni del manuale d’uso.

Nella foto: il direttore del Gac So Davide Cao
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