A.B.
30 marzo 2015
Imu agricola, Cappellacci: «via imposta ammazza-campagne»
«L’Imu agricola è una porcheria e deve essere rimossa», dichiara l´ex presidente della Regione Autonoma della Sardegna
CAGLIARI - «L’Imu agricola è una porcheria e deve essere rimossa». Così, Ugo Cappellacci ritorna sul decreto del Governo Renzi, convertito in legge nelle scorse settimane. «Chi governa a Roma – prosegue il forzista - non può pensare di cavarsela con qualche sconto perché tasse, imposte e balzelli hanno già superato il livello di guardia: la Tasi del 2014 è costata circa il 15percento in più dell’Imu cancellata nel 2013 e con l’aggiunta dell’Imu agricola il gettito al record di sempre: 25,2miliardi di euro, quasi il 7percento sopra il vecchio primato del 2012, e ben il 157percento in più rispetto all’Ici».
«Ribadiamo la necessità – prosegue Cappellacci - di approvare quanto prima la proposta di legge regionale di Forza Italia per la Sardegna libera da Imu agricola e di chiedere subito la sospensione della legge in base all’articolo51 dello Statuto sardo. Siamo di fronte ad una vera e propria dittatura fiscale da parte del Governo dinanzi alla quale abbiamo il dovere di opporci con ogni mezzo politico e giuridico».
«La nostra battaglia sulla fiscalità di vantaggio e per la zona franca, liquidata con sufficienza dalla Giunta dei professori, è invece questione di vita o di morte per la comunità e per le imprese. Solo alleviando il peso fiscale che grava sulle spalle di ciascuno, si può ricominciare a camminare e a correre. La zona è un autentico strumento per la effettiva libertà di fare impresa – ha concluso l'ex presidente della Regione Autonoma della Sardegna - perché premia chi produce, chi crea occupazione in via diretta e immediata senza che debba aspettare i contributi o senza che debba giurare fedeltà ad un partito a o ad un notabile».
Nella foto: Ugo Cappellacci
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