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M.L.P.C. 25 marzo 2015
Buoncammino era aperto o chiuso? Zedda e il disabile escluso
Continua la polemica: il disabile non può fermarsi con l’auto a Buoncammino aperto al pubblico e parte la guerra contro Zedda. Di seguito la replica del Sindaco e le precisazioni dei consiglieri della Giunta Secchi e Dore
Buoncammino era aperto o chiuso? Zedda e il disabile escluso

CAGLIARI – Lo scorso weekend è stata bufera a Cagliari: non solo per il tempaccio invernale che ha continuato a imperversare sull’Isola ma anche tra il Sindaco Zedda e quella parte dei cagliaritani che non lo apprezzano. Tutto è nato in seno all’apertura straordinaria al pubblico dell’ex carcere di Buoncammino nelle giornate di sabato sera e domenica. Un cittadino cagliaritano, con pass disabili esposto in auto, si è visto negare da un vigile urbano la sosta vicino al penitenziario. Il vigile sosteneva potessero passare solo sindaco, assessori e altre autorità. Da qui le polemiche, che non stiamo a riportare ma di facile intuizione, sono piovute a catinelle.

E’ stata pronta la risposta di Massimo Zedda su Facebook: «Abbiamo eliminato privilegi e continueremo a farlo. Non esiste nessuna ordinanza che riservi zone di sosta a me, ai consiglieri, agli assessori o ai miei amici. C'è invece un'ordinanza che blocca il traffico per tutti ad eccezione dei mezzi autorizzati che, quando ci sono eventi che attirano migliaia di persone, sono i mezzi di soccorso e delle forze dell'ordine. Questa Giunta non da privilegi e, anzi, ne ha eliminati tanti: non esistono più le tribune autorità e i biglietti gratis per la Festa di Sant'Efisio, quelli per lo stadio e per i teatri, non esistono più i parcheggi riservati attorno al palazzo di via Roma e i pass al porto pagati dal Comune. Giusto a titolo d'esempio, l'elenco sarebbe ancora lungo».

Zedda continua: «In ogni caso, quando un cittadino sente dire a un dipendente pubblico cose che sembrano inaccettabili ha il diritto di conoscere il nome e cognome del funzionario e di chiedere il numero dell'ordinanza o della delibera a cui il dipendente pubblico si appella. Quei documenti sono tutti pubblicati online, é semplice fare una verifica. Ho già scritto in privato all'interessato, sono dispiaciuto per l'accaduto e mi auguro che non capiti mai più. Ci sono tanti, a mio parere troppi, parcheggi riservati in città ma non riguardano il Comune».

Anche molti consiglieri della Giunta sono corsi a supporto di ciò che il primo cittadino ha dichiarato. Ferdinando Secchi, consigliere di Sardegna Pulita, in accordo col sindaco scrive, per precisare: «L'ordinanza non era del Sindaco ma degli uffici ed era riferita all'inaugurazione mattutina per la presentazione dell'evento chiuso al pubblico. Poi è stato giusto chiudere al traffico il Viale per evitare ingorghi e caos, visto il numero dei visitatori. Effettivamente si sarebbe potuta immaginare una sosta rapida per i portatori di handicap e vedrò personalmente di far valutare per il futuro in questo tipo di ordinanze questa possibilità».

«Io da consigliere, ordinanza o non ordinanza, non mi sarei mai permesso di provare ad entrare con la mia auto e sinceramente credo nessuno dei miei colleghi. Fatti salvi i diritti dei portatori di handicap, mi sembra una polemica sterile buttata li, in modo pretestuoso. A fronte di circa 30.000 visitatori in un evento organizzato dal Fai e non dal Comune si è verificata solo una lamentela da parte di un cittadino per l’impossibilità di poter arrivare con l'auto al carcere. Ora, alla luce delle due giornate di apertura del carcere, la straordinaria affluenza di visitatori avvalla la richiesta del Consiglio comunale di restituzione del bene alla città per aprirlo subito al pubblico in attesa di decidere della sua destinazione futura».

Dello stesso partito, in politica e in questa situazione, Giovanni Dore: «Non disponevo di alcun pass (nè, che mi risulti, ne sono stati distribuiti in giro). Ho parcheggiato nei pressi dei giardini pubblici e sono salito a piedi a Buoncammino per fare la fila come tutti».



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