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15 giugno 2006
L'Udeur si unisce al coro di no alla devolution
«L’attuale riforma – si legge in una nota dei mastelliani - intende demolire i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale»
ALGHERO - Anche il comitato cittadino dei Popolari Udeur di Alghero, in occasione del referendum confermativo del 25-26 giugno, si chiera con il partito del no. «L’attuale riforma di fatto – si legge in una nota dei mastelliani - intende demolire i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale, ferisce irrimediabilmente l’unità nazionale attribuendo alle Regioni esclusive competenze che riguardano i livelli essenziali delle prestazioni per i diritti alla salute e all’istruzione, senza quantificarne i costi effettivi, depotenziando in questo modo i servizi delle regioni economicamente più deboli». Inoltre secondo i Popolari Udeur «concentra nel Primo Ministro poteri che rendono del tutto squilibrata in senso autoritario la forma di governo dell’Italia, isolandola dagli stati liberal-democratici. Il Presidente della Repubblica perde il potere di scioglimento della Camera che passa integralmente al Primo Ministro: la Camera dei deputati è degradata ad una condizione di mortificante inferiorità». Infine per il gruppo politico la prevista riduzione del numero dei parlamentari «è un espediente puramente demagogico perché essa è operativa dal 2016 quando i capi e i capetti di oggi saranno in pensione».
nella foto il comitato cittadino Popolari Udeur
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