S.I.
24 marzo 2015
Editoria e informazione: prosegue il lavoro della Firino
Prosegue a ritmi serrati il lavoro dell´assessorato regionale della pubblica istruzione e editoria con i rappresentanti dell´informazione e con gli editori
CAGLIARI – Prosegue a ritmi serrati il lavoro dell'assessorato regionale della pubblica istruzione e editoria con i rappresentanti dell'informazione e con gli editori. Nell'intento di condividere l'auspicato aggiornamento della legislazione regionale di settore, ieri l'assessore Claudia Firino ha incontrato prima i rappresentanti dell'informazione regionale e poi gli editori indipendenti e l'associazione editori sardi. Due tavoli che procedono parallelamente, e che a breve si incontreranno per giungere a una sintesi.
Al centro della discussione, le modifiche da apportare alle Legge regionale n. 22, intorno alla quale gli interessati hanno presentato le loro proposte all'Assessore e agli uffici. «Sono molto soddisfatta di questo metodo di lavoro che si sta dimostrando particolarmente proficuo e che mi auguro venga esteso a tutti i momenti di confronto e programmazione. Ci stiamo muovendo verso una soluzione condivisa, a partire da riflessioni molteplici» ha specificato Claudia Firino. Sotto il profilo dell'informazione, l'esponente della Giunta regionale ha sottolineato l'importanza del ricomprendere nella legge le esperienze ancora non disciplinate, come l'informazione digitale, e delineare un quadro organico e complessivo per il sistema degli interventi regionali in materia, anche quelli che riguardano la lingua sarda. Con gli editori la discussione si è incardinata sull'opportunità di rivedere parametri e criteri di applicazione della legge.
«È importante riportare l'editoria all'attenzione dell'opinione pubblica ed è nostra intenzione fare dell'editoria libraria il fulcro di un sistema che ricomprende le scuole e le biblioteche. L'orientamento è di diminuire gli acquisti diretti e dare più sostegno alle aziende sotto il profilo dell'innovazione, del rapporto con la filiera della cultura, della promozione e distribuzione. L'editoria non deve svendersi ma deve essere presidio culturale importante, deve saper viaggiare nel pur difficile contesto attuale» ha affermato Claudia Firino che in chiusura ha menzionato anche il Salone del libro di Torino, per il quale è in via di definizione il programma.
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