La lingua algherese varca l´ingresso dei palazzi romani. Il sindaco Mario Bruno in audizione davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato. Con lui l´ex sindaco Carlo Sechi e Domenico Morelli, presidente del comitato nazionale federativo minoranze linguistiche d'Italia
ALGHERO - Giornata importante quella odierna per il Catalano di Alghero e la cultura locale più in generale. Questa mattina (martedì), infatti, il Sindaco Mario Bruno ha varcato l'ingresso dei palazzi romani per portare la lingua algherese in audizione davanti alla Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica. La riunione presieduta da Anna Finocchiaro (Pd), verte circa la ratifica della carta europea sulle minoranze linguistiche in relazione all'esame in sede referente dei ddl 560 e connessi (carta europea delle lingue regionali o minoritarie). Un'occasione straordinaria per dare il giusto valore alla lingua storica della città e per valorizzare la tradizione e la cultura linguistica locale. Insieme al primo cittadino sarà udito l'ex sindaco e consigliere regionale Carlo Sechi, da sempre impegnato con l'Obra Cultural nella salvaguardia dell'algherese e Domenico Morelli, presidente del comitato nazionale federativo minoranze linguistiche d'Italia.
«Un'occasione per rafforzare il grado di tutela linguistica e scongiurare la scomparsa delle lingue identitarie locali come il Catalano di Alghero - ha sottolineato il Sindaco - ostacolando il processo di sostituzione linguistica e quindi l’estinzione del Sardo e dell'Algherese». Mario Bruno ha precisato come la tutela del catalano di Alghero rappresenti «non solo un’azione sociale di tutela di una comunità, ma ha anche una valenza economica legata al patrimonio di un territorio con una considerevole ricchezza di valori materiali e immateriali unici nel loro genere e irripetibili». E' stata l'occasione per proporre alcune modifiche e integrazioni al disegno di legge 560 e connessi (carta europea delle lingue regionali o minoritarie) attualmente in discussione, prevedendo diverse azioni strategiche di tutela e valorizzazione linguistica e culturale.
Più garanzie per l'insegnamento riconoscendo anche al sardo e al catalano di Alghero le tutele previste per le altre lingue minoritarie in termini di agevolazioni, incoraggiamento per l'uso orale e scritto delle lingue, la previsione di forme e mezzi per l'insegnamento, nonché la promozione di studi e ricerche nelle scuole; accettare atti giuridici dello Stato redatti anche in una lingua regionale o minoritaria; mettere a disposizione della popolazione formulari e testi amministrativi di uso corrente nelle lingue regionali o minoritarie e in versioni bilingue, prevedendo la pubblicazione da parte delle collettività regionali dei loro testi ufficiali anche nelle lingue regionali comunitarie e aprendo alla possibilità di presentare le domane in tali lingue; prevedere anche per il sardo e il catalano di Alghero l'accesso ai mezzi di comunicazione di massa, ritenendo fondamentale garantire l’istituzione di una stazione radiofonica e di una rete televisiva che prevedano nella propria programmazione l’utilizzo del sardo e del catalano di Alghero, nonché l’istituzione di un organo di stampa in lingua.
Nella foto: Carlo Sechi e Mario Bruno in audizione
prima pubblicazione ore 9.21