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A.B. 7 marzo 2015
«Tavolini, il sindaco fermi gli irresponsabili»
Daga e Pirisi, Piras e Salaris si scalgiano duramente contro l´assessore allo Sviluppo Economico di Alghero: «Non è tempo di esperimenti». Nei giorni scorsi si era svolto un incontro a Sant´Anna con Confcommercio, Confartiginato e Ccn ma Pd e Ncd attaccano a testa bassa
«Tavolini, il sindaco fermi gli irresponsabili»

ALGHERO - «Il sindaco prenda atto della gravità della situazione, fermi la mano degli irresponsabili che giocano con il futuro di numerose famiglie e imprese, faccia uscire Alghero da questa pericolosa empasse. Non è tempo di esperimenti». Non piacciono le rinnovate regole sul suolo pubblico ai consiglieri comunali del Nuovo Centro Destra, Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris e ai due esponenti del Partito democratico, Enrico Daga e Mimmo Pirisi, che in un comunicato congiunto se la prendono con l'assessorato allo Sviluppo Economico: «gli uffici non stanno rilasciando autorizzazioni, anche perchè non vi è univocità, e anzi grosse difficoltà, nell'interpretazione delle nuove regole; non sono giudicati accoglibili i progetti di insieme proposti dagli operatori».

Daga e Pirisi (Pd), Piras e Salaris (Ncd) si scalgiano duramente contro l'amministrazione parlando di «vano pellegrinaggio che numerosi titolari di bar e ristoranti stanno compiendo verso l'ufficio demanio del comune di Alghero per ottenere il rinnovo dell'autorizzazione per l'utilizzo del suolo pubblico per l'esercizio di somministrazione di alimenti e bevande». Ma ai quattro consiglieri di opposizione non piacciono nemmeno le ultime prescizioni rilasciate dalla giunta in attesa della predisposizione del piano degli arredi (in realtà, poche sono le novità che non erano già contemplate da una precedente ordinanza sindacale datata addirittura 2009) mai approvato negli anni dalle precedenti amministrazioni, che diventa «terrorismo a cui sono sottoposti gli operatori del centro storico che devono acquistare nuovi elementi d'arredo rispondenti alle caratteristiche di un non ancora vigente piano degli arredi a pochi giorni dalla Pasqua, quando ormai, secondo le più elementari regole di gestione di un'azienda, evidentemente sconosciute da chi ci amministra, gli investimenti sono già pianificati».

Negli scorsi giorni a Sant'Anna si era tenuta una riunione tecnica alla presenza del dirigente di settore, dell'assessore Lampis, i presidenti Confcommencio e Confartigianato e il referente del Centro Commerciale Naturale del centro storico, ma nonostante tutto Pd e Nuovo Centro Destra armano gli operatori e attaccano a testa bassa: «tutto ciò richiede la massima allerta». «L'interpretazione delle prescrizioni già palesemente restrittive e penalizzanti del regolamento sono interpretate dagli uffici in forma ancora più restrittiva e costituiscono una vera e propria mannaia che pregiudica mortalmente le numerose attività della città» attaccano e concludono «abbiamo la sensazione che la città sia caduta in ostaggio di amministratori che, con una miopia disarmante, operano con un furore ideologico privo di qualsiasi buon senso e figlio di una cultura settaria che mal si concilia con le esigenze di una città turistica aperta al mondo».



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