Caos politico regionale per la seconda edizione algherese del rally d´Italia. Braccio di ferro a Cagliari col consigliere di Forza Italia che attacca duramente il Centro Democratico (espressione dell´assessore Morandi)
ALGHERO - E' un vero e proprio tira e molla regionale quello che si combatte a livello politico per la tappa mondiale del rally d'Italia in Sardegna, prevista per il secondo anno consecutivo ad Alghero. Un braccio di ferro che coinvolge tutti i partiti indistintamente, con pesanti pressioni all'interno della Giunta regionale e dello stesso Partito democratico. Non vanno giù le parole del parlamentare sardo del Centro Democratico, Roberto Capelli, al consigliere algherese di Forza Italia, Marco Tedde, che attacca: «se il Rally fosse una gara di demagogia, il Centro Democratico sarebbe sicuramente sul podio». Così il vicecapogruppo di Forza Italia commenta le dichiarazioni degli esponenti sardi del partito di Tabacci [
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«Considerato che l’assessore al Turismo (Morandi ndr), ancorché tecnico, è espressione del loro partito, non si comprende a chi sia rivolta la proposta. Il Centro Democratico e la maggioranza hanno tutti gli strumenti per attuarla - ribatte Marco Tedde - certamente sarebbe curioso e drammatico, se la Sardegna perdesse il rally per il pressapochismo, la demagogia, l’inconcludenza di chi forse ancora pensa di essere all’opposizione. Appare curioso che l’argomento addirittura mobiliti le rappresentanze parlamentari del partito, che anziché esercitare il ruolo di opinionisti della politica regionale farebbero meglio ad esercitare il proprio ruolo sul livello nazionale, per esempio vigilando sulle palate di denaro pubblico destinate all’Expò e che poco o nulla porteranno alla Sardegna».
«In ogni caso stupisce che non si colga il valore di promozione e di ritorno mediatico per l’isola di un evento mondiale che porta la Sardegna sulle tv, le radio, i nuovi media e perfino nei videogames di tutto il mondo. Pensare di porre fine alle dispute campanilistiche, nate proprio da una gestione politica regionale disattenta e confusionaria, facendo perdere la manifestazione alla Sardegna forse farà guadagnare spazio sulla stampa ai latori della proposta, ma farà perdere all’isola una vetrina importante. Intanto in Corsica, dove i politici locali sono lungimiranti, a Ottobre ospiteranno una tappa del mondiale, finanziata dalla Regione corsa – conclude Tedde - con due milioni di euro».