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Arnaldo Cecchini 25 febbraio 2015
L'opinione di Arnaldo Cecchini
Ecco perchè ringrazio i miei studenti
<i>Ecco perchè ringrazio i miei studenti</i>

Una Scuola di qualità non c'entra niente la serie A o la serie B e neppure la Champions League, c'entra una comunità di persone libere, pensanti, autonome, critiche, colte, competenti. Come quella che queste storie rappresentano. Circa duecento persone - soprattutto studentesse e studenti - sono andate a Cagliari. Un numero altissimo in un periodo di esami e in cui non ci sono lezioni. Lo hanno fatto con determinazione e ironia. Lo hanno fatto mostrando quanto hanno appreso di Urbanistica sul tema delle aree metropolitane (peccato che il l'Assessore Paci non li abbia ricevuti, magari si sviluppava un bel dibattito sull'analogia Alghero Monserrato). Lo hanno fatto mostrando una consapevolezza e una maturità stupefacenti. Hanno incontrato il Presidente del Consiglio Ganau e i consiglieri del territorio e incontrando l?Assessora Firino e l'Assessore Erriu, che vanno ringraziati per la sensibilità. I ragazzi daranno conto di questi incontri e dei loro esiti. Hanno parlato ai media; vedremo i loro resoconti.

Io debbo ringraziare le mie studentesse e i miei studenti, penso che dovrebbero farlo tutti gli algheresi, il Rettore, il Presidente Pigliaru.
Il Sindaco Bruno è stato con loro dall'inizio alla fine e si è prodigato.
Cosa ci resta di tanta speme? Non lo so:le voci di dopo, dopo che se ne erano andati, mi spaventano. Loro chiedevano queste cose: che la collocazione di Alghero in una città diversa dalla sede centrale (riconosciuta dal Senato Accademico il 24.04.2013 come sede decentrata) causa di disagi e di costi aggiuntivi venisse riconosciuta e finanziata (la chiamino Pippo se sede decentrata disturba); che i risultati ottenuti venissero riconosciuti e premiati; che un Ordine del giorno unanime del Consiglio regionale non venisse considerato carta straccia; che ci fosse una ragionevole continuità del finanziamento come previsto da quello stesso Ordine del giorno; che si accettasse la somma indicata in quell'Ordine del giorno, come base minima (almeno); che il mancato finanziamento del 2014 venisse risarcito; che le risorse fossero aggiuntive e non venissero sottratte alla dotazione già assegnata all'Ateneo di Sassari.

Non era una posizione massimalista, era la considerazione del minimo ragionevole, molto meno del meritato e del giusto. Minimo ragionevole nella forma e nella sostanza. Minimo ragionevole corrispondente alla realtà dei fatti (Alghero non è suburbio di Sassari, AAA ha ottenuto ottimi risultati). Non spettava loro decidere con quale emendamento e su quale capitolo. Gli eletti dal popolo decideranno se accogliere queste richieste ragionevoli, se accrescere le dotazioni, come sarebbe saggio, se non accoglierle; come è giusto e assumendosene le responsabilità.
Io per me dico, assumendomi le responsabilità, Io mi sono accodato alla richiesta degli studenti; come ho scritto: Ci sono due aspetti della vicenda che non possono essere separati. Uno è che il DADU sta ad Alghero, che Alghero non è nell'area metropolitana di Sassari, che il Senato Accademico dell'Ateneo ha deliberato di considerare Alghero come sede decentrata. L'altra è che il DADU ha ottenuto importanti e stabili risultati che vanno sostenuti e premiati. Una soluzione accettabile deve tener conto di entrambi questi aspetti. Se no, non va bene. E poi c'è da risarcire il mancato finanziamento del 2014. Tre punti chiarissimi nella mozione degli studenti.

Come ho già detto condivido e appoggio in pieno la mobilitazione delle studentesse e degli studenti si AAA, anche quando usano espressioni che non userei (per fortuna!): io per esempio non parlo di eccellenza (chi volesse sapere perché lo può leggere in questo libro; regalo una copia del libro Contro la meritocrazia in cui si parla dell'eccellenza ai primi dieci che commentano e condividono questo post).
Io non sono eccellente, anche se posso dire di avere tutte le mediane a posto (non tutti - per definizione - possono dire altrettanto), sono un docente che ha lavorato con impegno, passione e con qualche risultato a fare della buona scuola, che è una scuola libera, non competitiva, colta e critica; oltre alle mediane la mia carriera politica si è fermata a un'esperienza affascinate di Assessore al gioco in un Comune di tremila abitanti: cosa volete che mi stupisca l'arroganza del potere o mi spaventi la sua cecità: sono nato povero e voglio morire povero.
Se alla comunità della Regione Sardegna non interessa avere una Scuola di qualità ad Alghero (di qualità e ad Alghero) cosa volete che vi dica: ne prenderò atto. Se ne dolgano caso mai gli algheresi e i sardi.
"Agire contro la propria coscienza non è né prudente né lecito. Qui sto fermo. Non posso fare altro".

*Direttore del Dipartimento di Alghero



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