PORTO TORRES - La strada è la provinciale 56 che dalla Fiamma 2000 conduce alla 131, un tratto di strada che appartiene al territorio comunale. Qualcuno ha pensato di trasformarla in una discarica a cielo aperto. La zona, infatti è stata cosparsa da rifiuti di tutti i tipi. Un degrado che non rende onore all'intera area circondata da alberi e verde. Ma la cosa che ha allarmato alcuni cittadini è stato il contenuto di alcuni sacchi: non c’erano rifiuti ma pezzi di eternit, materiali in fibrocemento a base amianto non più in commercio dal 1994 perché ritenuti nocivi per la salute.

L’amianto, un rifiuto speciale pericoloso, così come il cemento, andrebbe smaltito in centri appositi, come previsto dalla normativa vigente. Si tratta di un rifiuto potenzialmente nocivo, rilasciando polveri sottili dannose per la salute umana e fonte di inquinamento per l’ambiente. L’abbandono in strada delle cataste di amianto e dei calcinacci, una pratica dettata dalla scarsa attitudine di alcuni a rispettare le regole dettate dalla civiltà prima ancora che dalla normativa vigente in materia di smaltimento di rifiuti, sembra non conoscere sosta, forse anche a causa della difficoltà di attuare operazioni capillari per il controllo del territorio.

Continua dunque nel territorio comunale la deprecabile e illecita abitudine di abbandonare rifiuti speciali pericolosi per strada, attività rischiosa per l’ambiente e per la salute dei cittadini, e che produce un notevole dispendio di risorse per i Comuni costretti a provvedere con risorse proprie, allo smaltimento dei rifiuti. Una “delinquenza ambientale”che richiede immediata segnalazione alla Provincia da parte del Comune e l’intervento delle guardie ambientali per rimuovere i rifiuti pericolosi lasciati in strada e ripristinare le condizioni di sicurezza e incolumità per i cittadini.