S.A.
17 febbraio 2015
Fondo disabili riportato a 242 mln
Con un emendamento di Giunta e maggioranza da 43 milioni di euro, i fondi che servono a finanziare il comparto del sociale, tra cui la legge 162 sui malati non autosufficienti, il Progetto "Ritornare a casa" e le leggi di settore, è stato riportato a 242 milioni dai 199 inizialmente previsti
NUORO - Ultimo confronto prima dell'arrivo nell'aula del Consiglio regionale della Finanziaria 2015: la maggioranza di centrosinistra ha condiviso impostazione complessiva e filosofia della manovra da 7 miliardi e 800 milioni di euro che ha i suoi capisaldi nel superamento del Patto di stabilità da una parte e nella programmazione unitaria dei fondi europei, nazionali e regionali dall'altra, e che mette in atto politiche keynesiane per un immediato e deciso rilancio dell'economia sarda. Dopo un confronto con il presidente della Regione Francesco Pigliaru e gli assessori di Bilancio e Programmazione Raffaele Paci e della Sanità Luigi Arru, la coalizione di governo ha deciso di ripristinare l'importo delle risorse destinate ai malati gravi non autosufficienti in attesa di fissare al più presto nuove regole in un settore che va risistemato a tutela prima di tutto degli stessi disabili gravi e delle loro famiglie. Con un emendamento di Giunta e maggioranza da 43 milioni di euro, i fondi che servono a finanziare il comparto del sociale, tra cui la legge 162 sui malati non autosufficienti, il Progetto "Ritornare a casa" e le leggi di settore, è stato riportato a 242 milioni dai 199 inizialmente previsti.
Durante il vertice di maggioranza è stata anche sottolineata la necessità, ormai non più rinviabile, di razionalizzare la spesa sul sociale per evitare sprechi e inappropriatezza delle prestazioni. «In particolare saranno attentamente osservati e poi valutati il grado di disabilità, il reddito, la cumulatività degli interventi - spiega il Presidente Pigliaru. - In questo modo vogliamo garantire al massimo chi ha davvero diritto all'assistenza, non facendogli mancare nessun aiuto economico. E questo, a lungo termine - aggiunge il Presidente della Regione - può essere realizzato solo evitando sprechi dovuti alla mancanza degli indispensabili e accurati controlli in un settore così delicato»".
Per questo, nei prossimi mesi, da parte dell'Assessorato della Sanità sarà avviato un percorso da condividere con associazioni, Comuni e soggetti interessati per individuare le linee guida che porteranno all'individuazione di nuove norme. Nel frattempo, in attesa che tale percorso sia completato e messo in atto, la Giunta guidata da Francesco Pigliaru insieme alla maggioranza di centrosinistra ha deciso di ripristinare i fondi per la Legge 162 e gli altri interventi, a dimostrazione della grande e costante attenzione da parte dell'esecutivo nei confronti del sociale. Anche l'assessore Arru garantisce che la revisione dell'attuale normativa non comporterà nessun taglio lineare alle politiche sociosanitarie, bensì una efficace razionalizzazione del sistema.
Nel vertice di maggioranza si è anche condiviso il miglioramento fatto alla finanziaria dopo le audizioni e il dibattito in terza commissione. «In particolare - sottolinea l'Assessore al Bilancio Paci - sono state incrementate alcune poste del Bilancio per un totale di 45 milioni di euro, dando priorità a quei settori che Giunta e maggioranza ritengono fondamentali e strategici per la Sardegna e per il proprio programma di governo». Vengono infatti stanziati 13 milioni in più per Spettacolo, Cultura e Sport ovvero per biblioteche, cinema, spettacolo, associazioni sportive; 9 milioni in più vanno a Istruzione e Università (Ersu, Erasmus, Ricerca, Diritto allo Studio); il settore Lavoro incasserà 5 milioni in più da destinare a lavoratori socialmente utili e cantieri mentre 8,2 in più ne avrà a disposizione l'Agricoltura per Consorzi di bonifica, comparto ippico, APA, Agris; 3 milioni e mezzo in più sono destinati alle Attività produttive (Expo, artigianato, turismo, aree crisi), 3 al Sociale (associazioni disabili, centri antiviolenza, volontariato), 3,5 a Enti Locali e Associazionismo (dal Cal alle Province).
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