Anche i Comuni di Cagliari, Alghero, Capoterra, Monserrato hanno ufficialmente deliberato di protestare contro i tagli della Regione sull´assistenza ai disabili e ai malati gravi
ALGHERO - Sono ormai diventate 45 le associazioni e 156 le persone (fra loro anche 72 malati gravi) che hanno aderito allo sciopero della fame. Si preannuncia massiccia la partecipazione da mercoledì prossimo, 18 febbraio, davanti all'assessorato regionale della Sanità, a Cagliari, della manifestazione promossa dal Comitato 16 Novembre per contestare i possibili tagli della Regione sull'assistenza ai disabili e ai malati gravi, Sla e altre importanti patologie.
Anche i Comuni di Cagliari, Alghero (dove è stata approvata una risoluzione all'unanimità del Consiglio comunale [
LEGGI]), Capoterra, Monserrato hanno ufficialmente deliberato di protestare contro i tagli della Regione; Olbia, Sassari e tanti altri stanno aggiungendosi in questi giorni. Queste sono le cifre e le conseguenze prospettate dal Comitato se i tagli saranno confermati dalla Giunta: «rispetto al 2014, ci saranno 20 milioni di euro in meno per i piani personalizzati L. 162/98 e 12 milioni in meno per i piani Ritornare a casa. Tutti progetti di sostegno alla domiciliarietà, personalizzati e coprogettati con le istituzioni, fiore all’occhiello delle Politiche Sociali in Sardegna. I tagli corrispondono ad oltre 11 mila piani, ovvero più di 11 mila persone che da un giorno all’altro si troveranno senza il sostegno, 1.900.000 ore di servizi L.162/98 e 1.100.000 ore del “Ritornare a Casa”; circa 3200 lavoratori part-time (educatori, assistenti alla persona ecc.) saranno licenziati».
«Noi ci stiamo a lavorare e collaborare per migliorare il sistema” sostengono i rappresentanti del Comitato dei familiari “ma non a tagliare i fondi, cioè tagliare i servizi, non si fanno tagli sulla pelle delle persone: il Presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’Assessore al Bilancio Raffaele Paci ci devono ascoltare e capire, se veramente pongono la loro attenzione al problema: ora c’è da reintegrare subito, in Legge Finanziaria, i finanziamenti destinati ai progetti personalizzati di sostegno alle persone con disabilità grave e alle loro famiglie. Chiediamo all’Assessore Paci e all’Assessore Arru, al Presidente Pigliaru e a tutta la Giunta Regionale che, come annunciato, vengano rispettati gli impegni da loro presi a dicembre dopo la manifestazione promossa da Salvatore Usala e il Comitato 16 novembre, di non tagliare neanche un euro ai progetti personalizzati».