Roberto Cotti (M5S) ha lamentato l’insufficiente livello di tutela e sostegno della lingua sarda rispetto ad altre lingue minoritarie in occasione della discussione sulla “Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il 5 novembre 1992”
CAGLIARI - Le Commissioni Affari costituzionali ed Esteri del Senato si sono riunite per avviare la discussione sulla “Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il 5 novembre 1992”. La discussione ha visto, come primo intervento, le obiezioni sollevate dal senatore Cinquestelle Roberto Cotti, che ha lamentato l’insufficiente livello di tutela e sostegno della lingua sarda rispetto ad altre lingue minoritarie, come ad esempio il ladino, che nel testo all’esame delle Commissioni congiunte 1^ e 3^ del Senato appaiono materialmente più avvantaggiate.
Occorre – ha detto Cotti – che tutti i parlamentari sardi facciano fronte comune affinchè l’allegato al provvedimento di legge venga subito integrato attraverso la maggiore presenza della lingua sarda nei diversi paragrafi della Carta europea che si vuole ratificare (testo base, nelle sezioni: “Insegnamento”, “Giustizia”, “Autorità amministrative e servizi pubblici”, “Mezzi di comunicazione di massa”, “Attività e infrastrutture culturali”, “Vita economica e sociale” e “Scambi transfrontalieri”.
«Giova ricordare – ha concluso il senatore 5 stelle – che proprio riguardo la ratifica della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, il Consiglio regionale della Sardegna si è espresso in proposito con diverse mozioni, impegnando il presidente della Regione e la Giunta regionale a promuovere tutte le iniziative utili ad assicurare un adeguato livello di tutela e sostegno della lingua sarda».