Tutto come ampiamente previsto: si è chiusa con un nulla di fatto la prima fase dei lavori della Commissione paritetica per l´individuazione degli ipotetici confini del nuovo comune. Prosegue l'iter che porterà, salvo colpi di scena, alla bocciatura della proposta
ALGHERO - La richiesta avanzata dal Comitato di Rinascita della Bonifica di Alghero per l'istituzione di un comune autonomo a Porto Conte prosegue il suo iter e salvo colpi di scena si esaurirà con un nulla di fatto: tutto come ampiamente previsto anche nella prima fase dei lavori. Le riunioni della Commissione paritetica presieduta da Pietro Sartore e composta dai due consiglieri comunali Moro e Piras e dai rappresentanti del comitato promotore, Davide Maffei (segretario), Tonina Desogos e Alessandro Balzani (per una coincidenza, entrambi membri del gruppo dirigente del Partito democratico di Alghero), che aveva il compito di deliberare sulla proposta, individuandone gli ipotetici confini, si sono chiuse senza arrivare ad un risultato concreto.
I prossimi passi. Palla che ora passa nelle mani della Regione, in capo all'assessore agli Enti Locali Cristiano Erriu, che procederà d'ufficio rispendendo la proposta al Consiglio Comunale di Alghero che dovrà esprimersi (ma il voto non è vincolante). E' quindi ipotizzabile che gli uffici regionali prendano per buona la cartografia presentata dal Comitato presieduto da Dario Deriu, essendo anche l'unica agli atti. Così come è probabile che il Consiglio Comunale algherese, quando sarà chiamato ad esprimersi, bocci il progetto. Solo a quel punto si aprirà un breve spazio preliminare al voto del Consiglio Regionale per presentare eventuali obiezioni ed osservazioni da parte dei cittadini. Progetto che chiuderà l'iter col voto definitivo, e anche in questo caso abbastanza scontato, dell'aula di Via Roma. Sempre che, nel frattempo, la Regione non adegui finalmente la normativa al Testo Unico degli Enti Locali che non prevede alcuna possibilità d'istituzione di nuovi comuni al di sotto del 10mila abitanti, interrompendo anticipatamente l'iter ed evitando inutili spese.
In questo particolare momento storico, infatti, è quantomeno poco verosimile che la volontà secessionista di un gruppo numericamente modesto di cittadini possa trovare sbocco. Soprattutto oggi, che il Governo centrale riduce drasticamente i trasferimenti agli enti locali e ipotizza perfino una riduzione numerica degli oltre 8mila comuni italiani. Rimangono le rivendicazioni, molte delle quali condivisibili e apprezzabili, sulle quali in verità già si muove la nuova Amministrazione, di concerto con la stessa Regione. Vi è una rinnovata attenzione all'agro e alle borgate, come le ultime commissioni di Toponomastica dimostrano [
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Una posizione rimarcata dai tre consiglieri comunali che componevano la Commissione ormai sciolta (scaduti i 90 giorni previsti per la definizione dei confini). «Come già più volte fatto durante i precedenti lavori della Commissione, che, pur nelle differenti posizioni, si sono sempre svolti in un clima di reciproca collaborazione - sottolineano in una nota stampa Sartore, Piras e Moro - abbiamo ribadito il nostro impegno di farci portatori all'interno del Consiglio Comunale di quelle problematiche rappresentate dal Comitato promotore che riteniamo condivisibili, quali ad esempio la necessità di approvare presto un piano di valorizzazione della Bonifica». Giampietro Moro, Emiliano Piras e Pietro Sartore sottolineano ancora come abbiano confermato la volontà forte dell'intero Consiglio Comunale di non presentare una proposta alternativa di confini del nuovo ipotetico comune di Porto Conte, «vista la netta contrarietà verso qualunque tipo di divisione del territorio del Comune di Alghero».
Foto d'archivio