All´indomani dello sgombero del campo, entra nel vivo il progetto d´inclusione con la sistemazione delle famiglie in abitazioni sparse in città. Conto alla rovescia per la bonifica
ALGHERO - E' passato solo un giorno dallo sgombero del campo ma ad Alghero non si smette di parlare di rom [
GUARDA] [
FOTO]. Le ruspe giovedì mattina hanno spazzato via le casette in legno da un'area disseminata di rifiuti di ogni genere e su cui è stata accertata l'alta concentrazione di diossina e altre sostanze tossiche. Un disastro ambientale che andava avanti da anni e in cui vivevano ancora 11 famiglie (negli anni passati erano molte di più) [
GUARDA].
Ora si volta pagina, l'auspicio è che la strada imboccata sia quella dell'integrazione reale, i più piccoli della comunità rom la sperimentano ogni giorno tra i banchi di scuola, ma è inevitabile perderla in un campo tra le macerie. Poco importa se a causarle sono stati principalmente i genitori, i nonni o bisnonni: loro meritano una seconda possibilità e una città civile (oltre che rispettosa delle leggi) deve concedergliela. Il progetto di inclusione del Comune di Alghero, portato avanti con i servizi sociali e le associazioni, e finanziato dalla Regione con 250mila euro circa, garantirà la sistemazione in abitazioni per i vari nuclei familiari (due famiglie si sono trasferite a Sassari e Sorso, una è ancora in un terreno privato, e un'altra per pochi giorni in un b&b) e gli affitti pagati per i prossimi quattro anni.
Ma il programma prevede anche un accompagnamento di sette anni della comunità nella società e nel mondo del lavoro. A San Marco esiste già una realtà: una famiglia ha affittato da tempo un capannone e lavora i metalli dando occupazione a dei concittadini algheresi. Riguardo, invece, al terreno ad alto tasso di inquinamento, già ieri è stato consegnato alla Laore. Il sindaco Mario Bruno ha fatto sapere che la bonifica inizierà nel giro di poche settimane [
GUARDA]. I costi non sono ancora definiti ma si aggirano intorno al milione e mezzo di euro, messi a disposizione da Cagliari. Una buona notizia per gli abitanti di Fertilia che per decenni hanno pagato un prezzo molto alto per un ghetto dimenticato da tutti.