Il Dipartimento algherese tagliato dai fondi del 2014 delle sedi decentrate. L´appello dei partiti di maggioranza
ALGHERO - La politica algherese continua a far sentire la sua voce per il taglio dei fondi 2014 al Dipartimento di Architettura spiegata ai microfoni di
Alguer.it dal direttore Arnaldo Cecchini [
GUARDA]. Dopo l'interpellanza del consigliere regionale Marco Tedde [
LEGGI], ora è la maggioranza cittadina a prendere una posizione. «Da diversi anni la nostra Regione destina appositi fondi alle sedi universitarie decentrate, quelle non situati nei due comuni – Cagliari e Sassari – sede dei due Atenei. Anche la sede universitaria algherese ha in passato goduto di tali contributi regionali. Perché la sede di Alghero, e solo Alghero, è stata esclusa da tali contributi nel 2014? E perché, stando al bilancio varato dalla Giunta Regionale, questi contributi non ci saranno nemmeno nel 2015? È una scelta immotivata ed iniqua – una scelta ingiusta».
«È infatti innegabile che Alghero è una sede decentrata e che come le altre vive gli svantaggi, i problemi logistici, le carenza di personale e di servizi tipici di una sede decentrata. Per di più, Alghero ospita il Dipartimento di Architettura che è l'unico dipartimento fuori sede in Sardegna: non si tratta dei corsi universitari organizzati da un dipartimento che sta a Sassari o a Cagliari, ma appunto di un intero dipartimento universitario, con il conseguente fabbisogno di servizi e personale» spiegano i consiglieri comunali di Per Alghero, Udc, Upc e Sinistra Civica.
E ancora: «a questo merita aggiungere due ulteriori considerazioni. È innegabile che il Dipartimento di Architettura di Alghero ha dimostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, di saper fare buon uso delle risorse che ad esso sono state destinate in passato. Lo mostra anche un recente dossier che in maniera trasparente rendiconta l'uso dei passati contributi pubblici. È innegabile infine che si tratta di un'istituzione universitaria che ha contribuito al prestigio scientifico non solo dell'Università di Sassari, ma della Sardegna intera, e che al territorio porta tangibili benefici culturali, sociali ed economici (questi ultimi di almeno un ordine di grandezza superiori ai finanziamenti regionali ricevuti)».
Concludendo, la maggioranza che sostiene l'amministrazione Bruno rilancia un appello a Cagliari: «alla luce di tutto questo, non si vede alcuna ragione sensata perché la sede universitaria di Alghero, e solo essa, debba essere esclusa da una politica regionale tesa a sostenere e favorire il mantenimento, il consolidamento e la qualità delle attività universitarie decentrate. Per tutte queste ragioni, rivolgiamo un accorato appello al Presidente Pigliaru, alla Giunta e al Consiglio Regionale affinché in sede di approvazione del bilancio di previsione 2015 questa ingiustizia sia rimossa, prevedendo un finanziamento che sia parimenti certo, ordinario e durevole come per le altre sedi universitarie decentrate della Sardegna».
Nella foto: alcuni consiglieri in aula