Un grande maestro d’orchestra ed interprete musicale Claudio Abbado aveva scelto Alghero come sua seconda dimora. La città lo ricorda come suo "concittadino" ad un anno dalla sua morte
ALGHERO - Cade oggi il primo anniversario dalla morte di Claudio Abbado, il grande maestro d’orchestra scomparso il 20 gennaio 2014. Un artista al quale
Alguer.it, unendosi a numerose testate da tutto il mondo, vuole ricordare e salutare ancora una volta, non solo per le emozioni che è riuscito a trasmettere con la sua musica al mondo, ma anche per l’amore che ha sempre dimostrato nei confronti di Alghero. Una città scelta da Abbado come seconda dimora, per il suo verde, la sua tranquillità e il suo mare.
Un luogo dove spesso ha ammesso di rifugiarsi, per riposare e trovare ispirazione. «Confesso che quando ad Alghero interrompo il lavoro e comincio a camminare nel giardino, la partitura che ho appena lasciato - tutta insieme - comincia a risuonare nella mia mente», è stato infatti uno dei suoi commenti più passionevoli. Un sentimento che in tutti i modi si è cercato di ricambiare, tentando ad esempio di riconoscergli la cittadinanza onoraria, di intitolargli una via o ancora di dedicargli un progetto culturale.
Niente di tutto ciò però è stato fatto, lasciando così che il debito di Alghero nei suoi confronti accrescesse. Proprio dalle pagine del
Quotidiano di Alghero era iniziata nell'agosto 2013 una raccolta firme per farne cittadino onorario. Iniziativa sposata dal sindaco di allora, Stefano Lubrano, ma che poi le vicissitudini della politica locale e la morte del maestro, non hanno permesso di realizzare [
LEGGI]. Intanto del grande maestro d’orchestra (e senatore a vita negli ultimi mesi della sia vita), agli algheresi resta la consapevolezza che parte della sua genialità deriva proprio da ciò che Alghero, con i suoi scorci e i suoi profumi, riusciva a trasmettergli.
Nella foto: Claudio Abbado