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Alguer.itnotiziecagliariCronacaInformazioneNous sommes Charlie: l´intervista a Tullio Boi
M.L.P.C. 8 gennaio 2015
Nous sommes Charlie: l´intervista a Tullio Boi
Attentato alla sede del giornale satirico parigino Charlie Hebdo: Parigi blindata e in lutto per la morte dei suoi disegnatori e di due poliziotti. L´intervista di CagliariOggi.it a Tullio Boi, noto vignettista satirico cagliaritano
<i>Nous sommes Charlie</i>: l´intervista a Tullio Boi

CAGLIARI - «Sa-tira aria brutta, direi da vignettista. Tira aria brutta, dico da uomo qualunque. Sì, dopo sette anni di satira, 2000 vignette e 5 libri, posso dirlo: i fattacci di Parigi non riguardano solo noi vignettari, riguardano tutti. Non solo il mondo Occidentale, ma tutto il Mondo. In particolare quello Islamico, macchiato da gentaglia che non può essere credente in un Dio o in un Allah che dir si voglia. Fattacci che riguardano i giornalisti come i carabinieri, i religiosi come gli atei. Questa non è una guerra di religione, questa è mancanza di cultura, di sensibilità. E noi satirici domani si continua. Con un’altra vignetta che farà forse sorridere, ma sicuramente pensare. Al diavolo i terroristi! La satira si piega ma non si spezza».

Con queste parole, pungenti, dirette, leggere ma profondissime nel messaggio che Tullio Boi, vignettista satirico cagliaritano, commenta i fatti di Parigi. I fatti: sì, perché non siamo qui a raccontare quello che è successo, già ne parlano ampiamente e con dovizia di particolari giornali e televisione di tutto il mondo, youtube con gli agghiaccianti video degli esaltati fanatici con kamikaze in mano, social network e quant’altro. I fatti li conosciamo, sappiamo ormai cos’è Charlie Hebdo, sappiamo cos’è accaduto, conosciamo le identità delle povere vittime che altro non svolgevano se non il loro lavoro, c’era chi faceva il poliziotto e chi esprimeva con matita e colori i propri pensieri, liberi da ogni condizionamento, economico, etnico, politico.

Tullio Boi ci ha detto la sua: classe ‘61, nella sua vita precedente è stato ingegnere e ha poi cambiato connotati e pelle per dedicarsi alle sue passioni, il disegno e la figlia Bianca. Dal 2007 al 2009 è nella homepage di Panorama, Legnostorto e Altravoce. Pubblicano i suoi Quadretti Corriere, Aenigmatica, Insertosatirico, Milena Libera, Mamma, Il Metro, YourVirus e diversi altri siti. La carta stampata lo accoglie sul Quotidiano della Satira e sul Vernacoliere, tutti i quotidiani isolani lo “raccontano”, partorisce satira live su Sardegna1tv Anche Beppe Grillo ospita i suoi "disegnacci" nell'estate 2007. Nel 2008 è il vignettista di Tiscali Notizie e Sardegna24, il quotidiano diretto da Giovanni Maria Bellu, pubblica giornalmente le sue vignette sin dal primo numero (luglio 2011).

Un curriculum di tutto rispetto per un uomo che ha fatto della libertà d’espressione la sua vita. Come dare torto a Tullio Boi: la tragedia di ieri riguarda tutti, Parigi non si fermerà per questo, così come non si sono fermate New York, Londra e Madrid. Non si può attentare alla libertà di pensiero, e a questo gli assassini, o chi per loro, che si sono fatti protagonisti ieri e negli anni passati delle stragi a sfondo religioso proprio non ci arrivano. Il terrorismo? Il fanatismo? Chissà se conta anche la grande mancanza di cultura dei giorni nostri, la profondità storica che non si percepisce più, la miseria, punti fermi per i giovani meno fortunati ma anche per chi una famiglia ce l’ha. Certo, non si diventa assassini dall’oggi al domani ed è per questo che la questione va scavata fino in fondo per arrivare in alto: dove di sicuro non c’è né Allah né Dio perché non è la religione ad uccidere ma la mano dell’uomo.

Nella foto: la vignetta di Tullio Boi



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