Sono passati già due anni da quell’11 settembre 2001 che ha cambiato il destino del mondo, rimescolando l’ordine politico mondiale e portando violenza e distruzione negli Stati Uniti e nel resto del pianeta. Due lunghi anni di guerra preventiva da parte dell’amministrazione Bush che non ha portato all’obiettivo sperato, cioè a debellare il pericolo incombente del terrorismo di matrice islamica. Nel frattempo troppi hanno sofferto e continueranno a venir schiacciati dalla ragion di stato che vuole la sicurezza del mondo occidentale al di sopra del destino di intere popolazioni. Europa e America celebrano oggi uno dei momenti più drammatici nello scontro tra due culture, divise dalla lacerante ferita aperta alle 8,45 da un Boeing 767 della United Airlines sulla facciata di una delle Twin Towers di New York. Una spaccatura netta che gli uomini di Al Qaida incrementano inviando messaggi terroristici e affermando: “Faremo peggio dell’11 settembre”. La Jihad è ancora in piena fase attuativa e la paura degli occidentali, seppur latente, resta uno dei maggiori motivi di insicurezza.