ALGHERO - Una bufera si sta per abbattere sull’amministrazione comunale. Un disastro ambientale di proporzioni gigantesche con tanto di “regolari” concessioni edilizie rilasciate dal comune di Alghero. Sono, infatti, già una quarantina gli indagati. Il reato ipotizzato è quello di abusivismo e le indagini interessano un centinaio di appezzamenti di terreno in località Monte Ricciu dove sta per nascere una sorta di “Alghero 2”. Una vera e propria lottizzazione abusiva di proporzioni enormi in barba alle prescrizioni urbanistiche vigenti. I terreni sui quali si indaga sono, infatti, classificati come zone E, quelle parti del territorio, cioè, destinate ad usi agricoli, compresi gli edifici, le attrezzature e gli impianti connessi al settore agro-pastorale e a quello della pesca e alla valorizzazione dei loro prodotti. Non proprio, dunque, quello che sta succedendo a Monte Ricciu, dove ville e villette, edificate a fini residenziali, spuntano come funghi, in una zona ovviamente priva di infrastrutture e in cui non sono previste opere di urbanizzazione. Ma ciò che spaventa di più è il fatto che l’indagine rischia di allargarsi a macchia d’olio perché sono tante le zone del territorio di Alghero mortificate dal fenomeno dei frazionamenti che si configurano, in termini di legge, come lottizzazioni abusive e sui quali ancora non si indaga. La “città dei furbi” si estende da Valverde a Salondra, dalla strada per Sassari a quella di Villanova. Un malcostume diffuso che vede complici cittadini, progettisti, costruttori e amministratori algheresi e che inspiegabilmente ha trovato spazio limitato nel recente dibattito sul Piano Paesaggistico Regionale.

Nella foto d'archivio una serie di case in zona Salondra: Una terminata, un´altra in costruzione ed un´altra ancora in accantieramento