La Giunta comunale imprime una forte accelerata per portare a risoluzione la vergogna conclamata del campo rom alle porte di Fertilia e in città prosegue il dibattito. Daga, assente in Consiglio, lancia una sfida all´amministrazione
ALGHERO - Discontinuità col passato più recente sul versante inquinamento alle porte di Fertilia, con la Giunta insediatasi a giugno che procede a tappe forzate nel progetto d'inclusione sociale della comunità rom di Alghero. Col via libera in giunta e consiglio così [
GUARDA], prende forma dopo decenni di abbandono un progetto emergenziale che prevede, col contributo di Prefettura, Regione Sardegna e diverse associazioni di volontariato locali il dislocamento dei nuclei familiari in appartementi privati reperiti sul mercato immobiliare locale e l'eventuale allestimento di un mini campo sosta provvisorio in località Mamuntanas, in zona Rudas.
Sostanziale contrarietà all'intervento così progettato dai Servizi Sociali comunali, in collaborazione con la direzione generale dell'assessorato regionale alla Sanità, da parte del Pd algherese, che già in consiglio comunale, per bocca di Mimmo Pirisi, aveva preso le distanze dal progetto tanto da dare un voto contrario. Assente alla discussione l'atro consigliere democratico, Enrico Daga, che oggi lancia quella che lui stesso definisce una «sfida» all'ammministrazione, affinchè venga formulato un bando orientato a creare "irrinunciabili" premialita' per i condomíni ospitanti i rom.
Questa la proposta: «Azzeramento dei tributi locali per i nuclei abitativi che integrano i Rom. Una sorta di risarcimento per chi accetta la "sfida" dell'integrazione, della multirazzialità, del multiculturalismo». «È questa la proposta che avrei fatto se il consiglio avesse potuto discuterne per tempo, come previsto anche dalla conferenza dei capigruppo. Lo faccio ora, a mezzo stampa, sperando che questa proposta possa essere presa in considerazione dall'amministrazione prima e dal consiglio poi. Con il dialogo e l'ascolto reciproco, probabilmente, potremo fermare il caos a cui stiamo assistendo - conclude Daga - soprattutto perchè si rischia di scaricare il problema dei Rom sulla fragile (come tutti i piccoli centri) comunità di Olmedo».