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Michele Pais 11 dicembre 2014
L'opinione di Michele Pais
Rom, retorica buonista ad Alghero
<i>Rom, retorica buonista ad Alghero</i>

Siamo assolutamente consapevoli che il problema dei Rom sia un problema grande e complesso che chiama a responsabilità tutte le amministrazioni che si sono succedute da 35 anni a questa parte. Un problema che a causa di una retorica buonista e assistenzialista che ha sempre caratterizzato ogni discussione sul tema ha impedito che la politica se ne occupasse seriamente, anche per via dello spauracchio sulla discriminazione razziale che, a dire il vero, mai è costituita patrimonio culturale degli algheresi. Ma a causa di ciò, si è permesso che in quella porzione di area, pregiatissima dal punto di vista ambientale, in cui si è realizzato il campo si perpetrasse il più grande disastro ecologico che Alghero abbia mai conosciuto. Reati gravi, che se posti in essere da qualsiasi altro cittadino italiano gli avrebbero assicurato anni di villeggiatura nelle patrie galere.

Ma invece per i Rom no… si è sempre tollerato tutto in nome del “rispetto della loro cultura” che, purtroppo, ha fornito a queste persone un alibi formidabile a condurre uno stile di vita decisamente incompatibile con qualsiasi regola di convivenza civile nel nostro paese, ivi compreso i fenomeni di accattonaggio a cui vengono costretti anche i minori. Tutto tollerato! Oggi di fronte ad una situazione non più procrastinabile, anche per via degli interventi dell’Autorità giudiziaria che obbligano l’Amministrazione ad intervenire e non girare la faccia dall’altra parte, il campo Rom il 29 gennaio verrà finalmente sgomberato, bonificata l’area dalla Regione che detiene la proprietà e restituita agli algheresi che dopo 35 anni potranno, speriamo, rigoderne.
Ma lo sgombero, evidentemente non basta. Se vogliamo che queste cose non ricapitino più bisogna avere il coraggio di dire, anche a muso duro, che anche i Rom devono rispettare il Codice Civile e il Codice Penale, così come per tutti i cittadini italiani, senza sconti o zone franche.

Ecco perché penso che la soluzione passi dalla risposta ad una domanda fondamele che noi dovremmo porre a queste persone: “volete essere cittadini algheresi?” “volete davvero integrarvi alla nostra comunità?” . Se la risposta sarà positiva, saremmo tutti felici, ma dovranno rispettare le nostre regole per rivendicare qualsiasi diritto. Se la risposta sarà negativa, non ci potrà essere più nessuna giustificazione, comunque, per tollerare ciò che abbiamo visto nel passato e, soprattutto, non potranno rivendicare alcun diritto, che a qual punto sarebbe solo privilegio. Queste sono le ragioni perché ci siamo detti contrari alla soluzione predisposta dalla Amministrazione – sgombero a parte -. In particolare la proposta dell’Amministrazione prevede di trasferire i Rom in abitazioni prese in locazione nel libero mercato prevedendo una spesa di ben 125.000,00 euro all’anno per 9 nuclei familiari, pari pertanto a oltre 1.000,00 euro al mese per ognuno di essi! Somma assolutamente considerevole che molte famiglie algheresi si sognano di guadagnare per far fronte a tutti i bisogni, non solo quelli abitativi, della propria famiglia. E’ evidente che si tratta di un provvedimento sbagliato e discriminatorio nei confronti dei cittadini Algheresi per i quali, per via della povertà che ogni giorno dilaga, per converso, si vedono ridurre drasticamente i fondi per il sostegno abitativo.

Mi chiedo, dove sta la parità di trattamento tra cittadini? Come si dovrebbero sentire quei cittadini algheresi che si trovano nella medesima situazione di povertà? E’ evidente che il metro di trattamento non può che essere lo stesso! Siamo fermamente contrari ad interventi di questo tipo, assunti dall’Amministrazione comunale autonomamente e senza nessun tipo di discussione preventiva in Consiglio comunale, nonostante da agosto Forza Italia abbia presentato una mozione tesa a discutere delle soluzioni possibili e condivise in merito alla questione Rom. Tuttavia l’Amministrazione e la maggioranza hanno sempre evitato colposamente di discuterne, mettendoci di fronte al fatto compiuto, prospettandoci una soluzione sbagliata pertanto nel metodo ma sopratutto nel merito, perché prevede delle soluzioni profondamente ingiuste e discriminatorie in danno ai cittadini comuni.

Per tale ragione F.I. ha presentato, durante la discussione in Consiglio comunale, una risoluzione tesa a far confluire tale somma nel fondo per l’emergenza abitativa rivolto a tutti i cittadini algheresi, Rom compresi, qualora si sentano cittadini algheresi, da erogare sulla base di una graduatoria chiara, senza scorciatoie e corsie preferenziali lesive del diritto di eguaglianza sancito chiaramente della nostra Costituzione. E’ evidente che, in caso contrario, ci troveremmo di fronte ad un caso di discriminazione inversa, in cui i soggetti discriminati sarebbero proprio gli Algheresi. L’assistenza e l’aiuto da parte delle Istituzioni deve essere, quantomeno, pari a tutti. Ma sarebbe assurdo se capitasse il contrario con il pericolo di ingenerare naturali tensioni sociali che tutti noi dobbiamo cercare di evitare. Questa è la nostra posizione chiara.

*consigliere comunale di Forza Italia ed ex assessore al Bilancio



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