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S.I. 3 dicembre 2014
Appello anche del sindaco Sanna: «Salvate la Soprintendenza»
Il primo cittadino di Sassari nella lettera ricorda quindi che la Soprintendenza di Sassari e Nuoro, la prima costituita nell´Isola nel 1958, gestisce attualmente la tutela archeologica in ben 189 comuni
Appello anche del sindaco Sanna: «Salvate la Soprintendenza»

SASSARI – «C'è profonda amarezza per la notizia relativa alla soppressione della Soprintendenza per i Beni archeologici della province di Sassari e Nuoro e il loro accorpamento in un'unica Soprintendenza “Archeologica” della Sardegna con sede a Cagliari». A dirlo è il primo cittadino di Sassari, Nicola Sanna, che proprio ieri ha scritto una lettera al ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini, rimarcando che la decisione rappresenta «un ennesimo e gravissimo depauperamento del territorio e della città di Sassari, che verrebbe così a perdere contemporaneamente la locale Soprintendenza per i Beni architettonici e ambientali e la gestione dei Musei afferenti ad essa e alla “consorella” Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici artistici ed etnoantropologici».

Per il sindaco, infatti, il taglio provocherà una inefficienza dei servizi «che sarebbero gravemente compromessi, sia per difficoltà di gestione amministrativa che per i ritardi delle procedure, soprattutto quelle che prevedono impegni di spesa». A risentirne sarebbe lo sviluppo economico, turistico e culturale del territorio del Nord e centro Sardegna e di tutta l'isola in generale.

Il primo cittadino di Sassari nella lettera ricorda quindi che «la Soprintendenza di Sassari e Nuoro, la prima costituita nell'Isola nel 1958, gestisce attualmente la tutela archeologica in ben 189 comuni, coprendo circa i due terzi del territorio regionale, a fronte di una ben inferiore estensione territoriale e un minor numero di dipendenti della Soprintendenza di Cagliari.

Ad essa – si legge ancora nella lettera – fanno capo inoltre tre musei archeologici statali, a fronte dell’unico a Cagliari. La Soprintendenza di Sassari, inoltre, è dotata di un prestigioso Centro di restauro dei beni culturali di livello regionale, riconosciuto dal 2006 dalla Regione Sardegna, che ha investito e sta investendo ingenti risorse per il suo potenziamento e per l’istituzione presso di esso di una Scuola di alta formazione per restauratori.

Il sindaco ricorda poi che il museo archeologico nazionale “G.A. Sanna” «è un punto di riferimento irrinunciabile per la città e per le sue associazioni culturali che sono spesso ospitate per manifestazioni di vario tipo. Anche l’Università di Sassari ha uno stretto legame con il Museo, per attività di studio ma anche per stage e tirocini che coinvolgono spesso anche i depositi archeologici della Soprintendenza ospitati nei sotterranei della struttura: tutte attività difficilmente gestibili da un organismo staccato e diverso dalla locale Soprintendenza».

Secondo i dati a disposizione del primo cittadino, si è registrato un incremento delle manifestazioni e delle iniziative svolte al Museo Sanna che hanno portato negli ultimi anni al raddoppio dei visitatori, passati dai circa 10.000 del 2009 ai circa 20.000 previsti entro la fine del 2014. E' in corso, inoltre, un importante progetto di ristrutturazione del Museo e di riordino delle collezioni, che fa capo per tutti gli aspetti scientifici, di progettazione e di direzione dei lavori a personale della Soprintendenza.

«Il Comune di Sassari – scrive il sindaco nella lettera al ministro – mediante una convenzione stipulata con la Direzione regionale per i Beni culturali e del paesaggio della Sardegna, gestisce alcune aree archeologiche del territorio comunale, e il legame del Museo Sanna con la città passa anche attraverso la condivisione di molte iniziative con il circuito museale comunale Thamus. Un rapporto che negli ultimi tempi si è andato sempre più rafforzando con evidenti benefici per il sistema turistico e culturale di Sassari e del suo territorio». In chiusura Nicola Sanna rimarca il fatto che «il “risparmio” del dirigente per la Soprintendenza per i Beni architettonici e ambientali di Sassari e Nuoro sarà di fatto vanificato dalla creazione di un ennesimo istituto, il Polo museale regionale, che dovrà per altro essere dotato di personale, probabilmente ad ulteriore discapito degli enti di tutela presenti sul territorio».

Nella foto il sindaco Sanna



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