S.I.
2 dicembre 2014
Caos al Lirico: scontro tra Meli e Zedda
E' caos al Teatro Lirico di Cagliari. Le accuse del sindaco e due membri del Cda e la replica del sovrintendente Meli. La lettera integrale di Zedda, Marchetti e Pasticci
CAGLIARI - E' scontro totale tra Massimo Zedda, sindaco di Cagliari e presidente della Fondazione Teatro Lirico, e il sovrintendente Mauro Meli. Quest'ultimo ha replicato alle dichiarazioni di Zedda (e di due membri del Cda Mario Marchetti e Susanna Pasticci) che denunciava, tra le altre cose, anche il mancato pagamento di stipendi. «Sono falsità». Meli è pronto a rivolgersi alla Procura. Di seguito il testo integrale della lettera di Zedda, Marchetti e Pasticci:
Il nuovo statuto della Fondazione è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione il 27 ottobre 2014, e il decreto di approvazione è stato emanato dal Mibact il 13 novembre 2014. Al riguardo, si precisa che già nel maggio 2014 il testo dello statuto era stato approntato dal consigliere dott. Susanna Pasticci, in piena conformità alle disposizioni della Legge Bray, su mandato del Consiglio di Amministrazione. Il Sovrintendente e i suoi uffici hanno in seguito modificato e snaturato il progetto iniziale, introducendo varianti che attribuivano ai soci privati poteri di gestione sproporzionati alla loro effettiva contribuzione economica. Pertanto si è reso necessario provvedere a un'attenta revisione del testo dello statuto che si è conclusa solo il 27 ottobre, quando sono stati accolti gli emendamenti dei consiglieri Marchetti e Pasticci che hanno permesso di ripristinare il dettato originale del maggio 2014. Tutti gli organi della Fondazione (Sovrintendente, Consiglio di Amministrazione, Collegio dei Revisori dei Conti) sono scaduti l'8 novembre 2014. In attesa del rinnovo degli organi, quelli pregressi rimangono in carica solo per l'ordinaria amministrazione, e non possono compiere atti di straordinaria amministrazione (quali ad esempio l'approvazione del nuovo bilancio di previsione e la relativa programmazione artistica), ragione per la quale il Presidente non ha alcuna possibilità di convocare il precedente Cda. Il Comune di Cagliari è l'unico Socio che ha già provveduto a nominare il nuovo componente del Consiglio di Indirizzo. Si è in attesa della nomina degli altri 3 consiglieri che devono essere indicati dalla Regione Autonoma Sardegna, dal Ministero dei Beni e Attività Culturali e dalla Fondazione Banco di Sardegna. Il Presidente della Fondazione Massimo Zedda, nella piena consapevolezza dell'urgenza di dover procedere speditamente alla costituzione dei nuovi organi, ha inviato agli altri soci le richieste di nomina di loro competenza subito dopo aver ricevuto notifica del decreto di approvazione dello statuto da parte del Ministero. Il giorno stesso in cui tutte le nomine dei componenti del nuovo Consiglio di Indirizzo saranno formalizzate al Teatro, il Presidente provvederà a convocare il Consiglio che dovrà procedere alla nomina del Sovrintendente e all'approvazione degli atti di sua competenza (come la programmazione della stagione artistica 2015 e il bilancio preventivo 2015). Peraltro si ricorda che la scadenza per l'approvazione della nuova stagione e del relativo bilancio è fissata dalla legge al 31 dicembre 2014. Al contrario di quanto è stato affermato negli ultimi giorni in diverse sedi, anche a mezzo stampa, il Comune di Cagliari ha già provveduto a versare il suo contributo annuale pari a €. 2.200.000,00 alla Fondazione Teatro Lirico (quanto ad euro 1.500.000, l'8 luglio 2014; quanto ad euro 500.000, l'8 agosto 2014). L'ultima rata, di euro 200.000, non è stata versata perché è stata pignorata da alcuni creditori della Fondazione. In seguito a una nota del Direttore Amministrativo dott. Paolo Paoli inviata ai dipendenti il 26 novembre 2014, si è appreso che gli stipendi di novembre non sono stati pagati. Come risulta dai verbali del Consiglio di Amministrazione, nel corso degli ultimi mesi il Presidente Massimo Zedda e i consiglieri dott. Mario Marchetti e dott. Susanna Pasticci hanno ripetutamente sottolineato l'obbligo del pareggio di bilancio e la necessità di un attento e costante monitoraggio delle spese. Il Sovrintendente ha sempre replicato che le spese erano sotto controllo, e che non c'era nessun motivo di allarme; inoltre non ha mai provveduto, in violazione di precise norme di legge, a rendere pubblici tutti i provvedimenti di spesa. Rimane il fatto che, per la prima volta da tre anni a questa parte, gli stipendi dei lavoratori non sono stati pagati. Di fronte a questa situazione, che giunge oggi totalmente inattesa rispetto ai messaggi sempre rassicuranti del Sovrintendente, si auspica vivamente che tutti i sacrifici fatti dai lavoratori negli ultimi anni non siano stati vanificati. Si apprende oggi, con eguale sconcerto e sorpresa, che non sono stati pagati i contributi previdenziali e assistenziali e le ritenute IRPEF con scadenza 16 novembre 2014; una tale circostanza, oltre che esporre la Fondazione a gravi responsabilità, comporta anche il pagamento di pesantissimi interessi di mora. Come si è arrivati oggi, all'improvviso, a registrare problemi di cassa così rilevanti, al punto tale da impedire il regolare pagamento di stipendi e contributi? Si è avuta notizia che negli scorsi giorni il Sovrintendente ha assunto dei provvedimenti volti a recuperare le risorse necessarie a pagare gli stipendi su fondi vincolati alla liquidazione dei crediti pregressi. Si tratta di risorse che la Regione Sardegna ha trasferito alla Fondazione Teatro Lirico con un vincolo di destinazione specifico, e che devono essere utilizzate solo ed escusivamente per il ripiano delle esposizioni debitorie fino al dicembre 2011 (come da Legge regionale n. 14 del 2012). L'utilizzo di queste risorse per la gestione ordinaria configura una illegittima distrazione di fondi per altri fini.
Detto tutto ciò, è bene ricordare che nel 2013 la Fondazione Teatro Lirico ha chiuso in attivo il bilancio per il terzo anno consecutivo. Un risultato importante, che ha permesso alla Fondazione di accedere alla categoria dei "teatri virtuosi" e di acquisire un'apposita premialità da parte del Ministero, che si è concretizzata in un contributo aggiuntivo di ben 1.158.000 euro. Se ora si dovesse all'improvviso registrare un'inversione di tendenza, questo contributo aggiuntivo andrebbe perso non solo per il 2015, ma (in base alla legge "Valore cultura") anche per i due anni successivi, con una perdita nel triennio di circa 3.500.000 di euro. Per ultimo è opportuno evidenziare il fatto che la rimodulazione del bilancio preventivo 2014 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione solo il 4 novembre 2014 e non all'unanimità. Questo fatto dovrebbe già di per sé essere interpretato come un segno tangibile della precaria situazione economica e gestionale della Fondazione, a differenza di quanto dichiarato alla stampa da altri consiglieri. Il voto contrario del dott. Marchetti e della dott. Pasticci, e l'astensione del Presidente Massimo Zedda, sono motivati da ragioni molto serie, adeguatamente registrate nei verbali delle sedute del Consiglio di Amministrazione. Nel corso dei mesi, infatti, sono state presentate in Consiglio numerose (e continuamente variate) versioni del bilancio di previsione 2014 che si discostavano in modo rilevante dal primo previsionale 2014 inviato al Ministero. Tra i dati più significativi, si segnala la modifica delle poste di bilancio relative al Fondo per rischi e oneri (euro 1.000.000, contro la cifra di euro 1.450.000 comunicata al Ministero) e la quota del Tfr (euro 5.350.000, contro euro 5.959.144 comunicati al Ministero). Di conseguenza, nel nuovo previsionale 2014 il totale del Fondo per rischi e oneri e del Tfr ammonta - senza alcuna giustificazione - a circa un milione di euro in meno rispetto al primo previsionale 2014. Il nostro obiettivo, anche grazie al sacrificio di tutti i lavoratori, è stato quello di risanare i conti e salvare i posti di lavoro. Non possiamo accettare che tutto ciò venga vanificato e si crei una situazione drammatica come quella che sta vivendo il Teatro dell'Opera di Roma.
Nella foto: Massimo Zedda
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