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Red 24 ottobre 2014
Caccia al cinghiale: controlli sanitari nel Sassarese
Le riunioni si terranno il 25 ottobre alle ore 10.30 presso gli uffici veterinari, Reg. San Nicola ad Ozieri, il 27 ottobre alle ore 18.30 presso il Centro sociale del Comune di Pattada, il 28 ottobre alle ore 18 a Bono presso Sala Nassiriya e il giorno 29 ottobre alle ore 18.00 nella Biblioteca Comunale del Comune di Nulvi
Caccia al cinghiale: controlli sanitari nel Sassarese

SASSARI - In vista dell'imminente avvio della stagione venatoria, previsto per il prossimo 1° novembre, il Servizio Veterinario dell'ASL di Sassari ha programmato una serie di riunioni formative e informative nel territorio, al fine di sensibilizzare tutti i cacciatori al rispetto delle misure sanitarie da applicarsi sui cinghiali cacciati. Le riunioni si terranno il 25 ottobre alle ore 10.30 presso gli uffici veterinari, Reg. San Nicola ad Ozieri, il 27 ottobre alle ore 18.30 presso il Centro sociale del Comune di Pattada, il 28 ottobre alle ore 18 a Bono presso Sala Nassiriya e il giorno 29 ottobre alle ore 18.00 nella Biblioteca Comunale del Comune di Nulvi.

L’Unità di Crisi Locale sulla peste suina africana convocata dal Servizio Veterinario di Sanità Animale dell'ASL di Sassari e alla quale hanno partecipato i responsabili del Servizio Igiene degli alimenti, delI'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna e de Corpo forestale, ha definito tutte le procedure operative per i controlli sanitari nelle aree all'interno delle quali è obbligatorio regolamentare l'esercizio della caccia al cinghiale, a seguito dei casi di peste suina africana accertati. Le compagnie interessate all'esercizio della caccia grossa in deroga nella zona soggetta a vincolo per il selvatico, che comprende i territori di Pattada, Nughedu S.N, Bultei, Anela, Bono, Bottidda e Burgos e nelle zone di restrizione del domestico, che comprendono i territori di Nulvi, Tergu, Castelsardo, Sedini, Valledoria, Santa Maria Coghinas, Laerru, Perfugas, Chiaramonti, Martis, Osilo, Sennori, Sorso, Ploaghe, Bulzi, possono inoltrare apposita richiesta al Servizio Veterinario della Asl di Sassari.

Nella scorsa stagione venatoria sono stati prelevati in totale 1.126 campioni di sangue, milza e diaframma, di cui 694 nei territori sotto vincolo sanitario e dove hanno operato 1.380 cacciatori. L’attività dei veterinari ha portato ad evidenziare la presenza di 63 casi di sieropositività e 5 casi con virus positivi nell'areale del Goceano, 11 sieropositivi e 12 virus positivi nell'areale di Nulvi e 11 cinghiali sieropositivi nell'areale di Bonorva.

«Si auspica, per quest’anno, un campionamento di pari entità che consenta di avere informazioni attendibili sulla situazione sanitaria del nostro selvatico e poter escludere che il virus circoli tra i cinghiali col rischio di trasmissione ai domestici» spiega il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Francesco Sgarangella. «La dimostrazione dell’assenza di circolazione virale nei cinghiali, infatti, è di fondamentale importanza per il controllo della malattia nel territorio e per la tutela degli allevamenti domestici, oltre che necessaria per consentire la revoca delle aree infette». I controlli consentiranno inoltre di escludere la presenza della trichinellosi, causa di importanti implicazioni di natura clinica per il consumatore di carni eventualmente parassitate.



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