A.B.
23 ottobre 2014
Cala il sipario sull’Ottobre in poesia
Si è conclusa a Sassari l’ottava edizione dell’applaudita manifestazione tra cultura e spettacolo su tempi e linguaggi poetici
SASSARI - «Sono stata felicissima di ritornare a Sassari e di far parte di un progetto così interessante, Ottobre in Poesia. Un aspetto che mi ha proprio conquistato è stata la partecipazione al Festival degli studenti delle scuole, davvero numerosi, che mi ha fatto pensare a quanto oggi la coscienza poetica sia in realtà sempre più vicina a noi di quanto si possa immaginare. La poesia è una astrazione della realtà, ma tra i vari linguaggi è certamente quella che non è più così irraggiungibile e lontana. Ognuno di noi ha un’anima più poetica che narrativa, è bello vedere che i giovani si avvicinano al linguaggio della poesia. Mi ha felicemente colpito, inoltre, che il pubblico presente al concerto fosse in sintonia con me e con questo mio nuovo lavoro, alla ricerca di quei rapporti umani immediati a caccia di una maggiore profondità. Nonostante la nostra vita frenetica, per fortuna, c’è ancora chi scava per ritrovare una dimensione ricca di spazi e di più silenzi. Io sono una cantautrice, faccio riferimento al passato e ai miei studi artistici e ricorro spesso all’utilizzo delle immagini. Di certo il mio linguaggio è vicino alla poesia, ma non posso avere la presunzione di sentirmi quasi come un poeta. Il resto lo lascio giudicare al mio pubblico». Queste le parole di Cristina Donà all’indomani del concerto che, martedì ha chiuso il “Festival Ottobre in Poesia”. La serata musicale l’ha vista esibirsi al “Vecchio Mulino”, in un’ora e 45’ di pura emozione, per la presentazione in acustico del suo nuovo disco “Così vicini”, unica tappa sarda. La cinque giorni poetica è stata organizzata dall’associazione culturale “Progetto Ottobre in Poesia–Pop” ed ideata dal direttore artistico Leonardo Omar Onida.
Anticipato da due anteprime a settembre, il Festival si è svolto dal 17 al 21 ottobre, coinvolgendo nove centri isolani (Ales, Alghero, Cagliari, Olbia, Ozieri, Porto Torres, San Teodoro, Sassari e Tissi), cinquanta protagonisti tra cui artisti e poeti (italiani ed internazionali), venti “spazi poetici”, oltre quaranta operatori e soggetti culturali ed ottocento studenti di quattro istituti scolastici (due licei di Sassari, uno di Ozieri ed uno di Porto Torres). Quest’anno, la manifestazione è stata patrocinata dalla Presidenza della Repubblica, dalla Presidenza della Camera, dal World Poetry Movement, dalla Commissione Nazionale Unesco, dai Comuni di Sassari, Tissi, Olbia e San Teodoro, dalla “Fondazione Banco di Sardegna” e dal “Consorzio Formula Ambiente”. Anche a questa ottava edizione è stato abbinato il “Plics-Premio Letterario Internazionale Città di Sassari”, un concorso di testi poetici che ha visto competere autori più o meno affermati nelle categorie “Edito”, “Inedito poesia”, “Silloge Inedita”, “Narrativa”. La premiazione dei vincitori, selezionati da una giuria di esperti e da una giuria speciale composta dai ragazzi delle scuole coinvolte, è avvenuta durante la cerimonia di apertura del Festival al Teatro Civico di Sassari. Il coinvolgimento delle scuole è stato una carta vincente che, anche quest’anno, ha portato ad un rilevante successo così come auspicato dagli organizzatori.
Presenza costante ed attenta quella del pubblico che ha caratterizzato anche le altre giornate, scandite da omaggi musicali, laboratori multisensoriali, passando per aperitivi e degustazioni poetiche. Gli eventi in calendario hanno animato teatri, biblioteche e luoghi inusuali come piazze, parchi pubblici, strade, periferie ma anche case e salotti cittadini. Questi appuntamenti sono stati la dimostrazione di una perfetta sinergia tra enti, scuole, pubblico, esercizi commerciali e produttori locali, a conferma del fatto che l’evento culturale è riuscito nell’intento di coinvolgere diverse realtà isolane. L’ultima serata ha sancito la riuscita dell’intera manifestazione nonostante le difficoltà affrontate dalla Pop, come ha ribadito Onida, tracciando un bilancio conclusivo dell’evento. «Sono molto soddisfatto del risultato, dato che il Festival quest'anno ha rischiato di non svolgersi, nonostante i patrocini prestigiosi che vanta da anni. Come sempre continuiamo a ricevere un'attenzione insufficiente che non ci consente di organizzare e svolgere tutto il festival a Sassari. Solo un mese prima dell'inizio abbiamo avuto la conferma che avremmo ricevuto un piccolo contributo, e per evitare di annullare l’evento abbiamo dovuto fare vere e proprie acrobazie, rivolgendoci ad altri Comuni. Siamo riusciti a trasformare tali collaborazioni, nate come necessità, in ottime opportunità perché abbiamo trovato un nuovo pubblico, interessato e sensibile, e nuove importanti collaborazioni, istituzionali e non. Ma non è stato facile. Un progetto così impegnativo, sostanzioso e prestigioso credo meriti finalmente un sostegno serio. Non è possibile ricevere lo stesso contributo che in più occasioni è stato concesso, ad esempio, a laboratori di scrittura di soli due giorni, a pagamento e destinati ad un pubblico ristretto».
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