A.B.
9 ottobre 2014
Assistenza Disabili: sciopero a Sassari
La Cgil ha proclamato una giornata di astensione per i lavoratori impegnati nel servizio provinciale di assistenza ai disabili nelle scuole medie superiori (dipendenti della cooperativa Genesi, che svolge il servizio in appalto dalla Provincia di Sassari)
SASSARI - La Cgil ha proclamato una giornata di sciopero per i lavoratori impegnati nel servizio provinciale di assistenza ai disabili nelle scuole medie superiori (dipendenti della cooperativa “Genesi”, che svolge il servizio in appalto dalla Provincia di Sassari). Questo, a seguito della procedura di raffreddamento dei conflitti, a causa della mancata convocazione da parte dell’azienda, della Provincia e della Regione Autonoma della Sardegna. Durante la giornata del 20 ottobre, saranno garantiti solo i servizi minimi essenziali. Una manifestazione verrà organizzata dalle ore 10, in Piazza d’Italia, a Sassari.
La decisione è stata presa su mandato dell’Assemblea dei lavoratori e dei genitori tenutasi martedì, che hanno deciso le 24ore di astensione dal lavoro. Questo, «per chiedere al presidente Pigliaru ed all’assessore Firino, entrambi colpevoli silenziosi, di dedicare al servizio di assistenza ai disabili una parte delle risorse tagliate dal Fondo unico regionale dalla Giunta Cappellacci, e non restituite. Cappellacci – spiegano i sindacati – ha tagliato circa 4200mila euro al fondo unico e Pigliaru ne ha restituito solo 2200euro e chiediamo che un’altra parte di queste risorse vengano dedicate dalla Regione direttamente al servizio di assistenza scolastica ai disabili. Infatti, la Regione mette da cinque anni sempre le stesse risorse e nicchia sul fatto che i disabili sono raddoppiati passando da 67 a 140unità».
Inoltre, la manifestazione servirà «per chiedere alla Provincia lo stanziamento delle risorse che permettano di non chiudere il servizio e di non tagliarlo. Infatti, la verità è che la Provincia, lo scorso anno, metteva sul servizio, gestito in appalto, circa 800mila euro, mentre la Regione circa 420mila; oggi, la prima non ha messo a disposizione un euro per tutto l’anno e la seconda ha solo anticipato l’80percento di ciò che eroga ogni anno, risorse drammaticamente insufficienti; per la piena integrazione nel sistema scolastico dei ragazzi disabili; contro le grandi carenze organizzative ed incertezze sull’effettiva durata del servizio (sembra che le risorse siano sufficienti solo fino a dicembre e, peraltro, siano state anticipate dalla Regione dalla annualità 2015 e quindi non interate e definitivamente carenti; mancata partenza del servizio educativo. L’assenza degli educatori nelle scuole appare particolarmente grave perché, a dir poco, lede il diritto allo studio dei ragazzi disabili impedendone la crescita e la maturazione; inadeguatezza del numero degli assistenti di base; l’aver deciso di denunciare l’inerzia e il palleggio di responsabilità tra la Regione e la Provincia di Sassari, che ha portato al disastro nel servizio di assistenza scolastica; probabile perdita di circa sessanta posti di lavoro tra educatori (di fatto già oggi disoccupati), operatori sanitari e assistenti di base».
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