2 ottobre 2014
Pd: leggere Alghero con i numeri di Soru
Quanto vale la citazione di Soru, seppure en passant, fatta da Renzi nel tirare le somme del dibattito a conclusione della direzione nazionale? Più bassa sarà più Soru rimarrà prigioniero delle sue stesse alleanze. Al contrario invece la segreteria potrà aspirare a rappresentare tutte le anime del partito. Ecco perché il risultato della elezione per il rinnovo degli organismi dirigenti del Pd ad Alghero può essere interpretato solo alla luce delle percentuali con cui Renato Soru riuscirà a vincere le primarie regionali
Come nella teoria delle catastrofi basta uno sbatter d’ali di una farfalla in Patagonia per provocare un terremoto in Alaska. Tutto si tiene nella natura. Così anche nella politica. È per questo che con le poche parole dette da Matteo Renzi a Roma l’onda d’urto della direzione del partito democratico del 29 settembre si è sentita fino a via Mazzini sede del circolo Pd di Alghero. Il segretario con un breve inciso, nel rispondere al sarcasmo di Massimo D’Alema, alla burbanza di Pierluigi Bersani e alle sprezzature di Pippo Civati nella infiammata discussione intorno allo riforma dello Statuto dei lavoratori, ha citato con enfasi, anche se di striscio, Renato Soru insieme al ministro Luciano Poletti e al sottosegretario Ivan Scalfarotto, in ottima posizione quindi nell’universo di riferimento renziano. Immediatamente ad Alghero sono cominciati i calcoli: quanto vale in termini di percentuali elettorali delle prossime primarie in Sardegna, la citazione di Renzi? Perché è proprio intorno a quelle percentuali che si gioca tutto il destino del partito democratico ad Alghero.
Che c’entra Alghero, si dirà, con Renzi e il Jobs Act con Soru e con l’articolo 18? C’entra! Perché sarà proprio la misura del successo annunciato di Soru alle primarie da cui uscirà il nome del prossimo segretario democratico sardo a determinare il percorso ormai inevitabile per ricomporre le lacerazioni che hanno fatto del Pd di Alghero un paradosso politico. Se infatti Soru dovesse vincere con una percentuale attestata sopra il 60 per cento sarebbe un trionfo per la sua segreteria che con tali numeri si sentirebbe affrancata dai suoi grandi elettori. Se invece Soru dovesse ottenere un risicato 50 per cento, percentuale minima per l’elezione diretta, sarebbe una catastrofe politica per il nuovo segretario, di fatto prigioniero delle sue stesse alleanze. Così nel primo caso il sindaco di Alghero, Mario Bruno, nato alla politica proprio con la prima esperienza vincente di Soru potrebbe vedere riconosciute le sue ragioni di fronte a un partito che lo ha costretto a dare vita una lista civica per conquistare la poltrona di sindaco alle ultime comunali. Trovndo fra gli avversari anche il candidato del Pd, Enrico Daga, che ha portato il partito, nel giorno del 40 per cento alle europee, a un misero 13 per cento locale. Bisogna ricordare che tutto il Pd da Roma a Sassari a Cagliari, eccetto rare eccezioni di facciata, si è schierato a favore di Bruno già prima delle votazioni.
Si da il caso però che fra i grandi elettori di Soru ci sia anche la componente socialista del Pd rappresentata nel sassarese da Giacomo Spissu, ex presidente del consiglio regionale, a sua volta grande protettore proprio di Daga. Le voci di dentro del partito sardo, nessuno escluso, considerano a dir poco ridicola la situazione di una giunta governata di fatto da esponenti democratici che si trova nei banchi dell’opposizione i due rappresentati del Partito democratico di Alghero. Sarà però difficile per Spissu abbandonare Daga al suo destino. A meno che Soru forte di una percentuale inattaccabile non scelga di rappresentare tutte le anime del Pd sardo anche quelle in minoranza invece che identificarsi solo con i suoi alleati. Anche perché fra gli alleati di Soru alle primarie sono in molti quelli che si trovano invece all’opposizione contro Spissu a Sassari, e quindi contro Daga a Alghero. Nel gioco dei destini incrociati sono in molti a contare sulle capacità politiche di Antonello Cabras, di Soru grande elettore, a suo tempo di Soru grande avversario in occasione delle precedenti elezioni della segreteria regionale, accreditato come l’unica mente politica capace di venire a capo del groviglio gordiano... Conclusione provvisoria: il risultato della elezione per il rinnovo degli organismi dirigenti del Pd ad Alghero può essere interpretato solo alla luce delle percentuali con cui Renato Soru riuscirà a conquistare il partito. Il resto non conta. Per ora.
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