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Sergio Ortu 11 marzo 2006
Fertilia al centro del dibattito culturale
«Fertilia, ultima venuta fra le città del fascismo, sarà una delle più belle: essa assommerà l’esperienza urbanistica di tutti questi anni ed esprimerà, nel linguaggio del nostro tempo, la rinata potenza della patria». Questo quello che si leggeva in “l’economia nazionale” di Livio Tonini nell’ottobre ‘36
Fertilia al centro del dibattito culturale

ALGHERO - Entrano nel vivo questo pomeriggio (sabato) i festeggiamenti per la celebrazione dei settanta anni della fondazione di Fertilia. Due appuntamenti uno di carattere culturale e uno musicale predisposti dal Comitato di Quartiere di Fertilia di concerto con l’Amministrazione comunale, assessorato alla cultura, e con il contributo del Banco di Sardegna. Si partirà con un convegno presso i locali della scuola elementare di Fertilia, con inizio alle 16,30 per poi terminare con il concerto vocale del soprano Giuliana Laura Perdomi, una raffinata signora ferrarese del ’35, che giunse all’età di tre mesi a Fertilia, nel pieno della sua costruzione. Una importante testimonianza dunque di quegli anni. «Fertilia, ultima venuta fra le città del fascismo, sarà una delle più belle: essa assommerà l’esperienza urbanistica di tutti questi anni ed esprimerà, nel linguaggio del nostro tempo, la rinata potenza della patria». Questo quello che si leggeva in “l’economia nazionale” di Livio Tonini nell’ottobre ‘36. Inaugurata appunto l’otto marzo di quell’anno, Fertilia nasce dapprima con un progetto di Arturo Miraglia che però viene sostituito dal piano di Petrucci, Tufaroli, Paolini e Silenzi nel 1937. Questi ultimi progettisti erano infatti più graditi al Regime. «Fertilia è una delle dodici città fondate nel trentennio fascista -spiega Giorgio Peghin, architetto e studioso del movimento “Moderno” del primo ‘900- ma più di tutte rappresenta un vero e proprio monumento dell’architettura dell’epoca e probabilmente anche quello maggiormente rimasto intatto in questi settant’anni di storia». La fondazione di Fertilia è legata sostanzialmente alla bonifica dei territori della Nurra iniziata nell’800 e conclusasi nel trentennio del secolo successivo. La nascita di Fertilia coincide inoltre con l’istituzione dell’ente ferrarese di colonizzazione promossa con decreto di Mussolini dell’ottobre del ’33. Il Convegno di stasera prevede due distinti momenti: uno squisitamente storico con la proiezione di filmati inediti che riproducono alcuni momenti del marzo 1936 al quale seguirà una relazione del giornalista e storico Enrico Valsecchi. Dopodiché si aprirà la seconda parte del convegno dedicata al patrimonio architettonico e urbanistico che testimonia Fertilia. Si parlerà dunque di “Prospettive e strumenti per la salvaguardia dell’architettura moderna”. Interverranno gli architetti Giorgio Peghin e Aldo Lino della Facoltà di Architettura di Alghero, il Soprintendente ai Beni Artistici e architettonici di Sassari Stefano Gizzi e il Presidente dell’Ordine degli Architetti Gian Giuliano Mossa. Ad aprire i lavori sarà il sindaco di Alghero Marco Tedde e il preside della Facoltà di Architettura di Alghero Giovanni Macciocco. Le conclusioni e i saluti saranno invece affidati all’Assessore alla Cultura Antonello Muroni.

Nella foto il piano di Arturo Miraglia del 1935



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