A.B.
22 settembre 2014
Arte a Cagliari: convegno sulle cere del Susini
Prevista la partecipazione del massimo esperto mondiale di Leonardo Da Vinci Martin Kemp e la moderna ceroplasta, nota per la sue creazioni, Eleaonor Crook
CAGLIARI - Ci sarà anche Martin Kemp al Congresso nel duecentesimo anniversario della morte di Clemente Susini, artefice delle Cere anatomiche dell’Università di Cagliari e modellatore della Collezione di Cere de “La Specola” di Firenze, in programma martedì, dalle ore 9.30, nell’Aula Magna del Palazzo del Rettorato di Cagliari. Kemp, che interverrà ai lavori alle 12, è riconosciuto come il massimo esperto mondiale di Leonardo da Vinci, ed oggi insegna Storia dell'arte ad Oxford.
Ha curato la famosa mostra“Leonardo da Vinci” del 1989 a Londra ed è l'ideatore del progetto “Universal Leonardo”, che mira a mettere in rete tutte le mostre ed in genere tutte le risorse culturali che riguardano il grande genio. Ma Kemp è noto soprattutto per aver curato il cd-rom del “Codice Leicester” per conto di Bill Gates, una raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci comprendente trentasei fogli databili tra il 1504 ed il 1508, che il fondatore della “Microsoft” acquistò nel 1994 per più di 30milioni di dollari. In italiano, ha pubblicato “Leonardo da Vinci: le mirabili operazioni della natura e dell'uomo” (edito da “Mondadori” nel 1982). Inoltre, ha curato la nuova edizione del celebre “Leonardo” di Kennet Clark ed ha pubblicato “Lezioni dell'occhio. Leonardo da Vinci discepolo dell'esperienza” (“Vita e Pensiero”, 2004).
Al congresso di domani interverrà, tra gli altri, anche Eleanor Crook, una scultrice ed artista molto nota specializzata in modelli anatomici di cera e chirurgici: durante i lavori, dimostrerà dal vivo alcune delle tecniche utilizzate per realizzare i suoi lavori, veri e propri modelli anatomici straordinariamente accurati e realistici. Crook insegna arte ed anatomia al “Royal College of Art” di Londra: tra i suoi studi più recenti, anche lo sviluppo dell'integrazione dei sistemi elettronici “animatronics” nelle sculture. Lavora con la cera, con il legno e la gomma siliconica ed è una appassionata studiosa del rapporto tra arte e professione medica.
La collezione cagliaritana delle Cere rappresenta, fra quelle prodotte nel capoluogo toscano, l’unica in cui le vetrine recano la firma di Susini. Fu acquistata da Carlo Felice di Savoia, viceré di Sardegna, e, giunta a Cagliari nel 1806, fu donata nel 1857 all’Università di Cagliari e posta sotto la tutela del professore di Anatomia. Dal 1991, per iniziativa di Alessandro Riva e del rettore dell’epoca Duilio Casula, è in esposizione permanente nella Cittadella dei Musei di Cagliari. Durante il convegno, saranno resi noti e commentati i risultati dei recenti studi, condotti nell’ambito del Museo, che hanno dimostrato che le Cere cagliaritane, ormai famose in tutto il mondo, splendida espressione della maturità artistica di Susini e del suo dialogo col Boi, sono rimaste praticamente sconosciute al di fuori della Sardegna fino al secondo dopoguerra proprio perché firmate da Susini. Dagli studi condotti nel Museo di Cagliari (Riva e altri, 2010), è risultato, infatti, che tutte le altre collezioni realizzate a La Specola, raccolta fiorentina compresa, erano note fino ai primi Anni Cinquanta del ventesimo secolo e lo sono ancora per quelle presenti nell’Europa del nord, come “Cere del Fontana” dal nome del fondatore del Museo di La Specola (Riva e Conti, 2014).
Nella foto: Martin Kemp
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