S.A.
19 settembre 2014
«Il sindaco di Villanova rinuncia a 220mila euro»
Il primo cittadino avrebbe rinunciato «ad un contributo concesso dall’Assessorato Regionale dell’Industria». Questo l’allarme lanciato dal Gruppo Per Villanova
VILLANOVA MONTELEONE - «Nel Comune di Villanova Monteleone è successo qualcosa di insolito, un fatto gravissimo, forse è la prima volta che capita a una Amministrazione Comunale: rinunciare a un contributo di 220mila euro concesso dalla Regione per Interventi di recupero ambientale di aree interessate da attività estrattive dismesse». Questo l’allarme-accusa lanciato dal Gruppo “Per Villanova”, che provvede a raccontare tutto l’iter del contributo.
Il 10 giugno dello scorso anno, con una determina del direttore del Servizio dell’Assessorato Regionale dell’Industria, era stato pubblicato il bando per la selezione delle proposte progettuali da presentare in Regione. A settembre, l’Amministrazione Comunale di Villanova Monteleone aveva aderito all’iniziativa, inviando la richiesta all’Assessorato. Alla domanda presentata in carta semplice, doveva essere allegato il progetto preliminare ed il documento comprovante la proprietà del Comune o la disponibilità da parte del proprietario per dieci anni dell’area interessata dall’intervento. Il progetto prevedeva il recupero della cava dismessa di Pottu Codinu vicino alla Necropoli Ipogeica a circa 5chilometri da Villanova, sulla strada che porta a Monteleone Rocca Doria ed a Padria. Il Comune intendeva realizzare nell’ex cava un belvedere con prospettiva sul lago da utilizzare per varie iniziative culturali (manifestazioni all’aperto e concerti musicali) ed aree per la breve sosta e lo svago.
Il 28 novembre 2013, con una nuova determina del direttore generale dell’Assessorato dell’Industria, veniva approvata la graduatoria dei progetti ammissibili a contributo. Tra i Comuni ammessi risultava anche Villanova Monteleone, con un finanziamento di 220mila euro. Nel febbraio di quest’anno, l’Assessorato Regionale dell’Industria aveva quindi comunicato all’Amministrazione Comunale l’avvenuto finanziamento, accreditando contemporaneamente nelle casse del Comune l’anticipazione di 22mila euro, pari al 10percento del finanziamento concesso. Ma, dichiara il Gruppo, «inspiegabilmente l’Amministrazione Comunale con nota prot. n. 2856 del 6 maggio 2014 ha comunicato alla Regione la propria indisponibilità alla esecuzione dei lavori e la rinuncia al contributo assegnato».
«Non si conoscono le motivazioni – insiste Per Villanova - ma restituire un contributo di 220mila euro è sempre un fatto gravissimo in modo particolare in questo momento di crisi economica. Altro fatto inspiegabile è che da informazioni assunte il fascicolo contenente la pratica sembra sia custodito nell’ufficio del sindaco, e non nell’Ufficio Tecnico. Mi è sembrato importante denunciare questo grave atto di incapacità amministrativa da parte del sindaco e della maggioranza che lo sostiene, fatto che stava passando inosservato agli occhi dei cittadini villanovesi e dell’opinione pubblica», conclude il vertice del Gruppo Per Villanova.
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