M. P.
13 settembre 2014
Reti distrutte dai delfini, sos dei pescatori turritani
I delfini che bucano le reti e divorano il pesce insieme alla crisi che attanaglia i pescatori di Porto Torres, sono oggetto dell'interrogazione di Angelo Canu che sottolinea la necessità d'intervento della Regione
PORTO TORRES - I delfini che bucano le reti e divorano il pesce insieme alla crisi che attanaglia il settore, sono le principali preoccupazioni dei pescatori turritani che invocano l’aiuto delle istituzioni affinchè si trovi una soluzione immediata. I simpatici mammiferi e acrobati del mare che hanno trovato il loro habitat naturale nei mari del Nord Sardegna stanno gettando nel panico i pescatori della marineria locale. Sono infatti dei terribili predatori capaci di divorare con un’incredibile voracità i branchi di pesce disponibili.
Un problema a cui non sembra esserci rimedio e che viene posto in evidenza attraverso un’interrogazione presentata dal consigliere comunale, del Centro democratico, Angelo Canu al sindaco Beniamino Scarpa. «Una situazione drammatica che colpisce da tempo i pescatori che oltre ai danni alle reti sempre più frequenti, a metterli in crisi anche il mancato guadagno per il pescato e le spese per le attrezzature distrutte». Due settimane fa alcuni rappresentanti della piccola pesca, che conta circa cinquanta imbarcazioni a Porto Torres, hanno incontrato l’assessore alla Pesca Davide Tellini, a cui era stato chiesto di farsi promotore alla Regione per ottenere la possibilità di essere indennizzati, avere un rimborso per i danni subiti alle reti, per il mancato pescato e relativo guadagno.
«Il rischio è quello di mettere in seria difficoltà le famiglie dei pescatori che vivono dalla pesca, per questo occorre intervenire senza perdere tempo, chiedendo all’Assessore regionale alla pesca Elisabetta Falchi di prendere provvedimenti perché venga assicurato un indennizzo per i mancati guadagni», sottolinea Canu. Questa esigenza era stata espressa dai pescatori durante l’incontro con l’assessore Tellini che aveva chiesto una convocazione in assessorato per poter illustrare le esigenze della marineria locale e individuare tutte le possibili soluzioni. C’è poi da considerare che i delfini sono una specie protetta dalla normativa internazionale ed il loro numero diventa sempre più numeroso, soprattutto nei mari del golfo dell’Asinara. Gli ambientalisti fanno giustamente la loro parte: quella di evitare l’estinzione dei delfini, ora si spera che le istituzioni non dimentichino che c’è un’altra “razza” che rischia l’estinzione, quella dei pescatori. «Bisogna sollecitare l’intervento della Regione – conclude Canu – e smetterla con la mail o le lettere, se sarà necessario organizzeremo una mobilitazione con tutti i pescatori».
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