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Alguer.itnotiziesardegnaOpinioniInformazioneMedia e politica, l´inutilità del clamore
Enrico Muttoni 13 settembre 2014
L'opinione di Enrico Muttoni
Media e politica, l´inutilità del clamore
<i>Media e politica, l´inutilità del clamore</i>

Il clamore suscitato dalla morte dell'orsa Mariza, e riportato
ampiamente dalla stampa, é un ulteriore, brutto, segnale riguardo al
condizionamento che i media esercitano sull'opinione pubblica. La quale, pur di dimenticare le difficoltá del presente, reagisce ad un banale quanto spiacevole incidente con toni eccessivi: fino alla proposta di boicottare turisticamente il Trentino, e alla richiesta di pesanti sanzioni. Il fatto che poi l'intera classe politica abbia cavalcato l'onda dell'indignazione popolare non fa che inasprire, e rendere ridicola e paradossale, la situazione. Viviamo in un'epoca in cui, per i fatti sgradevoli o preoccupanti sono stati individuati i colpevoli a prescindere: americani, israeliani, militari, preti, Equitalia, Abbanoa, Balotelli, e così via. A questi si sono aggiunti coloro che in qualche
modo danneggiano l'ambiente.

L' elenco dei cattivi, aggiornato di volta in volta, fa sí che qualunque incidente accada venga presentato al pubblico non con la valenza intrinseca dei fatti, ma con quella derivante dall'avversione per uno dei colpevoli sopraelencati. Accade quindi che la morte di un animale (bello e simpatico: se fosse stato un calamaro gigante?) sovrasti nei titoli il massacro di tre religiose in Burundi, per le quali chi perennemente grida al femminicidio non ha fiatato: evidentemente la categoria suore rientra nel famoso elenco. Ed il femminicidio é stato dimenticato pure nel caso Oscar Pistorius, in quanto un disabile cosí famoso ed eroico non puó, non deve essere imputato di omicidio, si rovinerebbe l'immaginario collettivo. Qualcuno ricorda "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" con Gianmaria Volonté?

Questo stato di cose é apprezzatissimo dai politici, che riescono ad ottenere grande visibilitá denunciando manchevolezze e responsabilitá certamente importanti, ma di prioritá e valenza assai bassa. C'é un deputato sardo che attacca quotidianamente le gerarchie militari ed il relativo ministero, con qualche ragione. Ma né lui, né nessun collega sente il dovere, per esempio, di informarsi e di capire prima e far capire poi all'elettorato le vere ragioni della chiusura di Eurallumina e Alcoa, del deserto industriale sardo, o della persistenza di lingua blu e peste suina nella regione. Eppure si tratta dell'economia e del lavoro di decine di migliaia di persone, e di elaborare una strategia per un recupero. Il risultato é l'abbandono e il disinteresse mediatico e politico verso i problemi veri: lavoro, sanitá, previdenza, emigrazione giovanile... L'ambiente, quindi, come il calcio. Un argomento di cui si puó discutere a ruota libera, senza tema di essere smentiti, e del quale le competenze di ognuno sono valide quanto quelle di chi studia la materia. Ma che ci ha fatto capire, alla fine, a cosa serve vendere la pelle dell'orso.

*Chimico ed esperto di questioni ambientali



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