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Pierpaola Pisanu 3 marzo 2006
Minacce di morte a Elisabetta Boglioli
Minacce di morte sono state recapitate alla dirigente del movimento politico Arcobaleno di Stella Nascente Elisabetta Boglioli per il suo dichiarato dissenso all’abbattimento dei pini di Fertilia
Minacce di morte a Elisabetta Boglioli

ALGHERO - Che sulla sorte dei pini di Fertilia si sia acceso un forte dibattito è fuor di dubbio. Ma che in una tranquilla comunità covasse il seme dell’intolleranza delle idee altrui a tal punto di passare alle minacce di morte, nessuno se lo sarebbe aspettato. Lisetta Boglioli, dirigente del movimento politico Arcobaleno di Stella Nascente e membro del comitato della borgata insiste nella sua battaglia per evitare il sacrificio degli storici alberi che non sono incorniciano la piazza. Sono parte integrante della storia della comunità. Per questa idea esternata in diverse occasioni ha ricevuto attacchi di ogni genere, accusata di volersi mettere in mostra per farsi campagna elettorale. Ma ora si è andati oltre. Nella buca delle lettere la Boglioli ha trovato il giornalino che viene distribuito solitamente dalla parrocchia, completamente pasticciato, con una serie di minacce e di pesanti ingiurie verso la sua persona. «Muori», le hanno scritto, tracciando una croce sul suo volto raffigurato su una foto del coro della chiesa. IL fatto risale a giovedì scorso ma è stato reso noto soltanto oggi. Le indagini giudiziarie per risalire al responsabile sono in corso. Il gruppo politico di cui Lisetta Buglioli fa parte, si stringe attorno alla sua soldatessa nel censurare un gesto grave che viene vissuto come un’intimidazione rivolta all’intero movimento: «Ogni iniziativa presa a nome del nostro gruppo – precisa il segretario Gavino Tanchis - trae sempre origine dalla propedeutica consultazione dell’intero gruppo politico, con la intuibile conseguenza che ogni attacco al singolo è da considerarsi un attacco all’intero movimento». «Lo spregevole documento recapitato alla dirigente – prosegue Gavino Tanchis – nulla a che vedere con il civile e democratico confronto dialettico da noi sempre auspicato. Un civile confronto che si è sempre contraddistinto all’interno della mia borgata soprattutto in relazione agli argomenti di preminente interesse pubblico», chiude Tanchis. Più che preoccupata è dispiaciuta Elisabetta Boglioli che a Fertilia ci sia qualcuno che possa volerle male a tal punto da invocarne la morte con simili mezzi: «Chi si è reso protagonista di questo gesto non vale la pena di essere preso in considerazione – ha commentato – e di certo non mi ha intimorito perché io ho il coraggio delle mie idee».



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