S.A.
3 settembre 2014
Amatori e Alguerugby, preparazione nella stessa casa
Sul nuovo sodalizio, senior e giovani hanno avuto un incontro con i vertici delle due realtà della palla ovale algherese. Nello spazio esterno della club house di Maria Pia, sono stati i dirigenti a parlare di questa fusione tecnico-federale, mettendo in chiaro tutti i punti
ALGHERO - Prosegue la preparazione atletica dell’Amatori Rugby Alghero, lavoro affidato anche quest’anno al professor Maurizio Usai. Tutti a sudare: dalla squadra che sarà impegnata nel campionato di Serie B (al via il prossimo 5 Ottobre) che attende l’arrivo dei nuovi acquisti, alle compagini che compongono il nutrito settore giovanile. Un progetto importante e di rilancio che vede coinvolte l’Amatori e l’Alguerugby. E proprio rispetto al nuovo sodalizio, senior e giovani hanno avuto un incontro con i vertici delle due realtà della palla ovale algherese. Nello spazio esterno della club house di Maria Pia, sono stati i dirigenti a parlare di questa fusione tecnico-federale, mettendo in chiaro tutti i punti.
Interventi di Ignazio e Salvatore Marinaro, storici dirigenti Amatori, che hanno dato il benvenuto ai nuovi arrivati in quella che è stata definita “la casa di tutti”. Spazio poi al presidente dell’Alguerugby, Giovanni Delrio, che ha espresso soddisfazione per l’accordo finalmente raggiunto che racchiude in se tante speranze per il futuro della palla ovale cittadina. Dunque, unità d’intenti e orgoglio nell’indossare la maglia, sono i principi cardine che devono accompagnare il presente e il futuro della palla ovale nostrana.
I presupposti ci sono tutti, adesso resta solo lavorare con serietà e impegno per affrontare al meglio l’imminente annata dalla quale si attendono risposte positive e soddisfazioni. Intervento finale e di gran carattere,quello del neo allenatore/giocatore Marco Anversa. L’apertura di Viadana ha sottolineeato ancora una volta con la grinta e la fame di successi che lo contraddistingue, l’importanza di lavorare con serietà, accettando le decisioni tecniche ed essendo gli uni il supporto degli altri. «Io voglio vincere – ha detto Anversa che ha stilato un programma ad hoc - qui sarò amico di tutti ma per me, questo, è un lavoro. Nel giro di due o tre anni abbiamo il dovere di riportare la squadra ai massimi livelli».
Nella foto: un momento della riunione
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