S.A.
27 agosto 2014
Corte d´Appello: lettera a Renzi e Orlando
La lettera inviata questa mattina dal sindaco di Alghero, Mario Bruno, all´indirizzo del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando
ALGHERO - Da giorni si parla della chiusura della sezione distaccata di Sassari della Corte d'Appello di Cagliari dopo la presentazione del progetto di riforma del ministero della Giustizia al Consiglio dei ministri. Di seguito la lettera inviata questa mattina dal sindaco di Alghero, Mario Bruno, all'indirizzo del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando.
L’amministrazione di Alghero è sempre stata impegnata nella difesa dei presidi dello Stato e della presenza di servizi pubblici per i cittadini sul territorio e, laddove possibile, per il rafforzamento dei servizi di prossimità. Anche quando, recentemente, fu annunciata la soppressione della locale sezione del Tribunale, ritenendola una scelta non condivisibile, agì con decisione per il mantenimento in città dell’ufficio del Giudice di Pace - le cui udienze penali si tengono tra l’altro nella sala del Consiglio comunale, luogo di massima espressione della municipalità - che oggi investe in risorse umane e soluzioni organizzative all’altezza delle aspettative del Ministero e dei cittadini. È, pertanto, con estrema preoccupazione che apprendiamo della paventata soppressione della sezione distaccata di Sassari della Corte d’Appello. Preme a tal proposito ricordare come il Comune di Alghero abbia sempre operato affinché la sezione sassarese della Corte d’Appello diventasse sede autonoma, in modo da garantire a tutto il nord Sardegna un sistema giudiziario compiuto, anche in considerazione della vastità del territorio regionale, della presenza di infrastrutture importanti quali porti ed aeroporti e della speculare carenza di quelle viarie e ferroviarie interne, condizioni che, paradossalmente, comportano che sia più semplice e meno rischioso per gli utenti del settentrione dell’Isola recarsi nella Capitale piuttosto che nel nostro capoluogo regionale. Non è compito del sindaco e della amministrazione comunale entrare nel merito delle statistiche relative ad un ufficio giudiziario che comunque, a quanto apprendiamo anche dalle notizie recenti apparse sulla stampa, si distingue per carico di lavoro, celerità esecutiva e qualità complessiva del servizio erogato. È però preciso dovere degli amministratori locali ricordare che, insieme alla sezione di Corte d’Appello, verrebbero automaticamente soppressi anche il Tribunale di Sorveglianza, nonché quello dei Minorenni. Nel rammentare che la città di Alghero è sede di struttura carceraria e che purtroppo è stata indicata come centro a rischio sotto il profilo del disagio minorile, sia in considerazione dell’entità delle violazioni penali che degli interventi del servizio sociale nei settori civile ed amministrativo, non osiamo ipotizzare quali difficoltà potrebbero sorgere se alla nostra comunità dovesse venire a mancare anche la prossimità di un ufficio giudiziario evidentemente fondamentale.
Sappiamo bene, come amministrazione, che le esigenze di contenimento della spesa pubblica pongono il legislatore di fronte a scelte difficili e talvolta drammatiche, ma la nostra attitudine a far fronte alle ristrettezze di bilancio ci consente di affermare che la paventata soppressione degli uffici giudiziari di cui sopra non consentirebbe alcun risparmio significativo di costi.
Del resto, il Comune di Sassari ha provveduto ad individuare un’area centralissima e di pregio nella quale poter trasferire gli uffici in questione, una sistemazione che ne consentirebbe l’accorpamento e conseguentemente porterebbe un sicuro contenimento dei costi, nonché una migliore erogazione dei servizi agli utenti, incrementandoli addirittura, con indubbio vantaggio per le nostre comunità.
Vi è assoluto rispetto, interesse e volontà collaborativa rispetto all’azione riformatrice del Governo, ma le peculiarità sociali ed infrastrutturali della nostra isola, e del nord Sardegna in particolare, sono tali da portarci a sconsigliare questa allarmante, ennesima ritirata dello Stato centrale dal territorio: questa amministrazione non mancherà comunque di impegnarsi affinché sia l’intera comunità cittadina a diventare parte attiva e soggetto principale nella difesa del proprio diritto alla prossimità delle istituzioni giudiziarie e dello Stato.Restando a disposizione e garantendo piena collaborazione affinché si possa presto addivenire a una soluzione condivisa, che tenga conto delle già esposte peculiarità del nostro territorio, voglia gradire i miei più cordiali saluti.
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