Sergio Ortu
19 febbraio 2006
«Subito il riconoscimento dello status di centro storico a Fertilia»
Le prospettive che si aprirebbero per la città di Alghero sarebbero senza dubbio positive non solo sotto il punto di vista economico ma soprattutto turistico e di prestigio
ALGHERO - Fertilia un patrimonio da tutelare non solo dal punto di vista storico e culturale per la multi etnicità della sua popolazione, ma anche in modo particolare per le specificità architettonico-urbanistiche. «E’ un centro storico a tutti gli effetti il nucleo centrale di Fertilia -conferma l’architetto Peghin che rappresenta a livello locale anche una organizzazione culturale nazionale per tutela dell’architettura moderna- esistono degli strumenti di immediata operatività per la tutela. Ed in questo senso l’amministrazione potrebbe ottenere subito il riconoscimento dello status di centro storico a Fertilia». Le prospettive che si aprirebbero per la città di Alghero sarebbero senza dubbio positive non solo sotto il punto di vista economico ma soprattutto turistico e di prestigio. Possedere infatti due centri storici con percorsi culturali sostanzialmente distinti e peculiarità di rilievo per due correnti artistiche distanti nel tempo potrebbe rivelarsi per Alghero una grande opportunità. Occorre però una volontà forte anche per appropriarsi di questo patrimonio da parte dell’ente locale. Una carta da giocare di non poco conto che anche se già avviata, necessità di una azione più decisa e rapida. L’intero patrimonio immobiliare di Fertilia infatti appartiene al demanio dello Stato. Una partita dunque che almeno per gli edifici pubblici di utilità collettiva potrebbe risolversi con investimenti irrisori nella fase di acquisizione, con cifre puramente simboliche. E nello stesso tempo una volta riconosciuto lo status di centro storico potrebbero aprirsi le strade per finanziamenti europei e nazionali per la ristrutturazione dei beni sottoposti a tutela. Tanti edifici pubblici che il comune potrebbe utilizzare per iniziative sociali e culturali di vario genere. Basti pensare al cineteatro di lungomare Rovigno: «Una struttura che potrebbe essere utilizzata da tutta la cittadinanza -evidenzia Peghin- e dalle alte potenzialità per quanto riguarda il suo utilizzo sia per sala cinematografica che per teatro». Non bisogna dimenticare che la città può contare su una sola struttura teatrale e anche di dimensioni ridotte per cui poter disporre di una struttura anche se fuori dalla città potrebbe arricchire l’offerta culturale della città. Esisterebbe addirittura dentro un cassetto un progetto di ristrutturazione del cineteatro che ottenne un ambito riconoscimento a livello europeo.
Nella foto i porticati di Fertilia in costruzione
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