OLBIA - «L’attività di diffusione di musica dal vivo o riprodotta e percepita all’esterno nei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (escluse le discoteche), nei circoli privati, nelle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, in tutto il territorio comunale, dal 12 agosto al 25 agosto dovrà cessare, entro le ore 2, fermo restando quanto stabilito sui limiti di esposizione al rumore ed alla quiete pubblica; la sera e la notte del 14 agosto, a cavallo con il giorno 15 agosto, è lasciata facoltà agli aventi diritto di poter proseguire la diffusione della musica, all’esterno dell’esercizio, fino alle ore 3; dopo tali orari la musica potrà essere diffusa soltanto all’interno di idonei locali insonorizzati, senza recare disturbi alla quiete pubblica».

Questi i tre punti dell’Ordinanza che il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli ha emanato per quanto riguarda il Regolamento dell’attività di diffusione di musica all’esterno dei pubblici esercizi nei giorni più caldi della stagione estiva 2014. Il mancato rispetto di quanto disposto dal documento, comporterà «l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 51,65euro a 516,46euro; in caso di recidiva, nel corso dello stesso anno solare, il sindaco può disporre la sospensione dell’attività di intrattenimento musicale fino ad un massimo di un mese».

Ordinanza ovvia, se si pensa che Olbia è una località a forte vocazione turistica e richiama un grande numero di visitatori che animano le vie cittadine, specialmente nel periodo estivo, dando un rilevante impulso all’economia locale. L’Amministrazione Comunale riconosce quindi un importante ruolo sociale ed economico alle attività di bar, locali, ristoranti e pizzeria, perché contribuiscono all’animazione, alla sicurezza ed alla valorizzazione del territorio. D’estate, i titolari di pubblici esercizi promuovono la permanenza dei loro clienti diffondendo musica dal vivo all’aperto, è stata ritenuta indispensabile la regolamentazione dell’attività, finalizzata alla salute ed alla sicurezza pubblica, nonché prevenire i rischi derivanti dall’inquinamento acustico che possono costituire disagio per i residenti nelle aree interessate, soprattutto nelle ore serali e notturne, pensando ai diversi interessi di imprenditori del settore, turisti e residenti.

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