S.A.
8 agosto 2014
Bando da 10mln di euro per le aziende sarde
L´assessorato del Lavoro pubblicherà il nuovo bando per il microcredito il prossimo 25 agosto. Le domande potranno essere presentate a partire dal 15 settembre
CAGLIARI - Fare impresa, stare sul mercato, garantire occupazione: non sempre è necessario pensare in grande per contrastare l’emergenza lavoro, spesso è la piccola dimensione imprenditoriale a essere vincente. La conferma arriva dai risultati ottenuti dai progetti di microcredito finanziati in Sardegna con le risorse comunitarie del Fondo Sociale Europeo (dotazione complessiva 65 milioni e mezzo di euro) gestito dalla Sfirs, la finanziaria regionale. Per questo la Regione ha indetto un nuovo bando del microcredito finanziato con 10 milioni di euro, somme derivanti dal fondo di rotazione. L'assessorato del Lavoro lo pubblicherà il prossimo 25 agosto. Le domande, invece, potranno essere presentate a partire dal 15 settembre
Negli ultimi quattro anni, grazie al microcredito, oltre cinquemila sardi (età media 38-39 anni) hanno ricevuto prestiti a tasso zero per un massimo di 25 mila euro e hanno avviato un’attività imprenditoriale in grado di creare reddito e occupazione (i negozi di quartiere, l'artigianato e i servizi al turismo sono i settori maggiormente interessati). Le cifre e i contenuti dei progetti sono stati illustrati oggi, in una conferenza stampa, dall’assessore del Lavoro, Virginia Mura, dal presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, e dal vice direttore della finanziaria regionale, Gabor Pinna.
«Lo strumento del microcredito – ha detto l’assessore Mura – può essere definito un esempio virtuoso di finanza etica. Una misura che la Regione intende estendere anche a chi ha meno di 29 anni, incrementando di ulteriori 3 milioni e 230 mila euro il bando “Garanzia Giovani”, per il quale è già prevista una dotazione di 54 milioni di euro». «La Regione – ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru – intende trasformare il microcredito in uno strumento strutturale, che diventerà “a sportello” nella prossima programmazione del Fondo Sociale Europeo 2014-2020».
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