D.C.
8 agosto 2014
Giocate abusive incastrano sei agenzie di Cagliari
Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Cagliari ha scoperto sei agenzie nel capoluogo, a Quartu Sant’Elena ed Elmas, dedite alla raccolta abusiva di scommesse, immediatamente denunciate all’autorità giudiziaria
CAGLIARI - Nell’ambito di un piano coordinato di interventi predisposto a livello nazionale nei mesi di giugno e luglio (in concomitanza con i mondiali di calcio in Brasile), le Fiamme Gialle cagliaritane hanno controllato numerose sale da gioco nel capoluogo sardo e nell’hinterland. L’attività ha consentito di rilevare ben sei casi di raccolta abusiva di scommesse sportive via internet, per conto di allibratori esteri senza titoli autorizzatori di pubblica sicurezza e concessori rilasciati dal Ministero dell’economia e delle finanze, per conto dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
In particolare, sette titolari di esercizi collocati nelle zone di via Bosco Cappuccio, via Sant’Avendrace e via Cornalias a Cagliari, in via Sulcitana a Elmas e in via Fadda a Quartu Sant’Elena, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica locale per esercizio abusivo dell’attività di scommessa. All’interno dei centri di trasmissione dati, collegati ai “bookmaker” esteri, sono stati infatti rilevati tutti gli elementi probatori riconducili all’attività illegale organizzata, tra cui postazioni internet collegate ai siti di scommesse, insegne pubblicitarie e avvisi alla clientela riguardanti la raccolta delle giocate.
Inoltre, nel corso degli accertamenti veniva rinvenuto denaro contante proveniente dal pagamento delle giocate, numerose ricevute di gioco, fogli per le scommesse e una gran quantità di documentazione utile ai fini delle indagini, che veniva sequestrata assieme a computer fissi, portatili o touch screen, modem, notebook, stampanti, monitor e lettori ottici utilizzati per lo svolgimento dell’attività illecita. «L’azione ispettiva di questi giorni – hanno dichiarato le Fiamme Gialle - ha confermato la presenza, nell’area cagliaritana, di punti di gioco irregolari in misura notevole rispetto all’offerta lecita».
Del resto, già dall’inizio dell’anno, i controlli eseguiti hanno portato a scoprire complessivamente ben dieci casi di totale abusivismo, che hanno portato al sequestro di 19 apparecchi e congegni automatici, 1.400 euro di somme in contanti ed elevate contestazioni amministrative per circa 100.000 euro. Infine, nell’ambito dei successivi riscontri di natura fiscale, in materia di imposta unica sui giochi e le scommesse, è stata recuperata una base imponibile pari a quasi 2milioni di euro.
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